SAN MARINO. USC: A CHI GIOVANO CERTE SCELTE O PROPOSTE?!

In questo ultimo scorcio d’estate si fa un gran parlare di riforme e opportunità di crescita, di
sburocratizzazione, di progetti futuri, di rilancio del settore bancario, lavoro, commerciale, turistico
ecc.
Cosa c’è di nuovo sotto il sole di agosto? Nulla!? Non proprio, “c’è” la piattaforma Alipay!
Da anni ci sentiamo ripetere gli stessi slogan ormai logori e utilizzati soprattutto nel corso delle
campagne elettorali salvo poi finire nel “dimenticatoio” delle varie legislature.
Nel frattempo i problemi e le difficoltà REALI di chi fa impresa in questo paese non sono cambiate,
semmai sono aumentate e a niente sono valse le proposte o le segnalazioni che nel corso degli
ultimi anni Unione Sammarinese Commercio e Turismo ha continuato incessantemente a
consegnare nelle mani della politica.
Tutto è caduto nell’oblio! Non stiamo parlando di richieste astruse e “ad personam”.
Le nostre segnalazioni, così come le richieste, sono sempre state incentrate sulle reali necessità del
Paese che deve confrontarsi con un mondo in continua evoluzione apportando le dovute
“correzioni” a leggi datate e non più attuali.
Inoltre è necessario rivedere tutti gli accordi, compresi quelli scaduti, con la vicina Italia e il
progetto Paese deve tenere in debita considerazione gli operatori presenti in territorio offrendo loro
tutti gli strumenti necessari affinché possano competere con mercati in continua evoluzione.
Ora, come per magia, appare la piattaforma Alipay che, per come è stata presentata, dovrebbe aprire
possibilità di espansione e sviluppo per le aziende.
Siamo “molto felici” di avere stretto l’accordo con la piattaforma Alipay, anche se qui ancora
nessuno la utilizza, vogliamo però rimarcare che stiamo ancora attendendo la risoluzione delle
grosse problematiche in merito all’utilizzo della piattaforma più usata dalle aziende sammarinesi
esistenti in territorio, PayPal, con la quale vanno necessariamente armonizzate tutte le operatività.
Non possiamo continuare a sopravvivere di “escamotage” in qualsiasi situazione!
Anche in questo caso ci domandiamo: perché ancora una volta non si vuole affrontare l’argomento
in merito al memorandum d’intesa con Banca d’Italia che, probabilmente, risolverebbe le
problematiche di tutti i sistemi elettronici di pagamento per tutto il Paese?
Da anni denunciamo spese bancarie e commissioni sui pagamenti elettronici insostenibili.
Domande alla politica: siete a conoscenza di quanto costa fare un bonifico attraverso banche
sammarinesi e i costi applicati per mantenere un conto corrente?
Siete a conoscenza degli aumenti che le aziende sammarinesi stanno sostenendo per incassare
“denaro elettronico” rispetto alle commissioni applicate fuori confine soprattutto con “l’avvento”
della Tpay?
“Cui prodest”, a chi giovano queste scelte?
Di certo, per ora, ci sono i “progetti”, alcuni dei quali, ancora privi di contenuti.
Auspichiamo e rimaniamo come sempre in trepidante attesa di fatti concreti.

Unione Sammarinese Commercio e Turismo