Ci apprestiamo a celebrare, anche quest’anno, la Festa della Donna. Una ricorrenza che, se non altro ci dà l’opportunità di riflettere.
Le donne restano ancora purtroppo e troppo spesso l’anello debole del mondo del lavoro.
Non smettiamo infatti di denunciare il gender gap, ovvero il fatto che a dispetto dei Contratti Erga Omnes, sono tantissime le donne che, con diverse scuse e modalità, vengono pagate meno degli uomini.
Questa discriminazione economica pesa su tutte le donne ma soprattutto pesa sulle mamme single e sul loro futuro perché una retribuzione più bassa equivarrà ad una pensione altrettanto bassa, a volte al limite della dignità, considerato che per stare accanto ai propri figli nei primi anni di vita ci si ritrova con i cosiddetti ‘buchi contributivi’.
“Io sono una mamma single – ci ha raccontato una nostra assistita – ed essendomi dovuta far carico di tutte le spese per mandare avanti la famiglia, non ho potuto mettere da parte nulla. Non sono riuscita a permettermi una casa di proprietà e pago un affitto che sta diventando sempre più proibitivo. Nonostante io abbia sempre lavorato anche a causa di qualcuno che a mia insaputa non ha pagato i miei contributi, andrò in pensione con la minima e a quel punto mi chiedo cosa sarà di me”.
Di testimonianze simili purtroppo ne stiamo raccogliendo tante.
Sarebbe bello che le donne fossero libere dagli ostacoli e dalle insidie della violenza economica o del lavoro che continua a essere negato o reso difficile e soprattutto libere da ciò che mette a rischio i loro corpi e le loro vite in un mondo senza più violenza.
San Marino, 7 Marzo 2025
Unione Sammarinese Lavoratori – USL