SAN MARINO. USL: ALLARME LICENZIAMENTI

30-07-2020: ieri con la sottoscrizione dell’accordo di mobilità per i dipendenti BNS è stato scritto
un altro triste capitolo in ambito lavorativo, infatti ben 38 dipendenti hanno perso loro malgrado il
posto di lavoro.
Non dimentichiamoci che questa riduzione di personale si aggiunge ai licenziamenti dei 20 ex
dipendenti Asset Banca, il cui contratto in Cassa di Risparmio non è stato rinnovato lo scorso
marzo.
Stiamo parlando di persone, famiglie che, a causa di una malagestione stanno pagando il prezzo
più alto, ritrovandosi senza lavoro, con ben poche prospettive data la difficile ricollocazione nel
settore bancario, carriere stroncate e competenze professionali disperse, senza dimenticare
l’impatto emotivo conseguente ad un licenziamento e le relative ricadute sulla sfera personale e
sugli equilibri famigliari.
Purtroppo, oltre ai dissesti bancari, ci siamo ritrovati anche ad affrontare l’emergenza Covid-19
che ha causato un’emorragia di licenziamenti, contratti a tempo determinato non rinnovati,
soprattutto nel settore commerciale e turistico, messi a durissima prova e che ancora stentato a
ripartire stante il globale perdurarsi del periodo di emergenza sanitaria.
Come Unione Sammarinese dei Lavoratori siamo molto preoccupati perché i dati sui licenziamenti
sono allarmanti; è vero che ci sono gli ammortizzatori sociali che permettono di affrontare e
gestire questo periodo potendo contare su un reddito, però è fondamentale investire nel lavoro,
creare nuove opportunità lavorative per i numerosi disoccupati attuali, attivare tutti i canali
diplomatici e le collaborazioni esterne favorendo partnership solide che possano generare
occupazione. “Siamo consapevoli che le Segreterie di Stato competenti stanno lavorando per dare
soluzioni al problema occupazionale, però ci aspettiamo che venga fatto uno sforzo maggiore,
anche con la collaborazione delle parti economiche e sociali, per dare risposte concrete alle persone
che stanno vivendo momenti drammatici” – afferma il Segretario della Federazione Servizi e
Commercio Lucia Ceccoli – “a mio avviso va prestata particolare attenzione ai percorsi formativi, si
sente infatti spesso parlare di formazione ma la realtà è che ad oggi a livello pubblico e privato ci
sono pochissime opportunità formative. Pensando anche ai numerosi esuberi del settore bancario
non ci sono corsi di formazione finalizzati ad una riconversione e ricollocazione in quei settori dove
ci sono carenze di competenze specifiche e che potrebbero, tra l’altro, essere strategici per il
rilancio della nostra economia: il lavoro dà dignità e vanno create le condizioni affinché le persone
nelle liste di collocamento possano tornare ad essere “produttive” per sé stesse e per la comunità.
Come organizzazione sindacale ci aspettiamo, pertanto, che vengano messe in atto tutte le
politiche economiche e le azioni necessarie al fine di creare nuove opportunità lavorative che
riguardino tutti i settori, creando quindi un tessuto economico variegato e una rete capillare di
interventi, manifestando come sempre la nostra disponibilità e forte volontà di portare idee e
contributi utili alla discussione.