Il 26 giugno il Segretario con delega alla Famiglia Stefano Canti ha sottoposto alle OOSS una proposta da tempo attesa che mira anche a invertire il trend delle nascite, lo spopolamento non è infatti inevitabile.
La proposta di modificare la legge “Interventi a sostegno della Famiglia”, ancora in bozza, accoglie in parte le istanze di questi anni di USL. Finalmente viene messo nero su bianco che i permessi per visite mediche dei figli o per i colloqui scolastici devono essere retribuiti. Positiva anche la proposta di modifica dell’articolo di legge sul ‘congedo per prestatori di assistenza’ per ricomprendere chi da residente deve assistere un caro fuori territorio. Sono anni e anni che chiediamo a gran voce il riconoscimento di questi diritti e la non discriminazione tra lavoratori.
Si dichiara nel documento di voler fare un passo avanti anche in materia di maternità estendendo il congedo di genitorialità, o maternità e paternità, da 150 a 180 giorni e aumentando le percentuali di retribuzione del congedo parentale per i mesi successivi, fissando un tetto minimo di 1000 euro fino al raggiungimento dell’anno di vita del bambino, e di 500 fino ai 18 mesi. Peccato solo non sia previsto nulla per chi un lavoro non ce l’ha e, dunque, paradossalmente avrebbe ancora più bisogno di un sussidio. Preme ricordare che il tasso di disoccupazione femminile, per quanto basso, è il doppio di quello maschile.
Bene infine la parte sul caregiver familiare che merita di essere approfondita ma fin da ora esprimiamo soddisfazione perché da tempo chi si prende cura di persone fragili, lamenta una forte mancanza di aiuto.
Un buon punto di partenza, ora si deve procedere velocemente considerato che giovani che emigrano e bambini che non nascono, alimentano un circuito vizioso che grava sui conti pubblici e sul futuro del lavoro.
Ovviamente poi tutto sarà stato inutile se a fronte di qualche intervento a beneficio delle famiglie – bonus bebè compresi – che decideranno di avere figli, i redditi da lavoro, già messi a dura prova in termini di perdita di potere d’acquisto, verranno pesantemente colpiti.
Occorre un approccio a trecentosessanta gradi, non si tratta di una lista di interventi da spuntare uno alla volta ma di una trama di azioni che devono rafforzarsi a vicenda.
San Marino, 30/06/2025
Unione Sammarinese Lavoratori