Usl ha da tempo indicato quali sono le sfide decisive per il mondo del lavoro. C’è il grande tema della sicurezza, il rilancio dei salari, degli investimenti e della produttività, la valorizzazione e la qualificazione del lavoro, la redistribuzione della ricchezza attraverso la contrattazione e il fisco.
In tutto questo non possiamo fingere di non vedere a quale velocità stia arrivando il treno dell’intelligenza artificiale. In questi giorni è per esempio sulla bocca di tutti Optimus, il robot in grado di svolgere ogni compito umano e il cui unico limite parrebbe essere quello della legge di Asimov che vieta a un robot di nuocere all’umanità, o a un singolo essere umano. Il robot, pensato per lavorare nelle fabbriche come operaio, sarà in vendita tra pochi anni al costo di circa 30mila euro. Sempre in questi giorni apprendiamo che in Amazon il numero dei robot sta per eguagliare quello degli esseri umani. Inevitabile domandarsi che fine farà il lavoro, almeno quello ripetitivo e pesante.
Si parla tanto di dare l’opportunità di riqualificarsi ai dipendenti, molti dei quali altrimenti rischiano anche qui a San Marino, di rimanere senza lavoro perché, superata una certa età, se perdi il lavoro, non ti assume più nessuno. Sono purtroppo sotto gli occhi di tutti gli annunci di lavoro o bandi che riportano tra i vari requisiti anche il limite dell’età. Trattiamo tanti casi di persone colpite da malattie lunghe con difficoltà a reinserirsi, una volta guarite, nel mondo del lavoro. Persone che, superata la malattia, magari non sono più in grado di ricoprire la stessa mansione di prima ma che senza difficoltà potrebbero invece fare altro. Si tratta di risorse irrinunciabili che non si può pensare di lasciare semplicemente indietro, senza peraltro alcun ammortizzatore sociale prima della pensione.
Le nuove tecnologie in questo caso potrebbero rivelarsi alleate del lavoratore durante il percorso di riqualificazione attraverso quella che oggi viene definita microformazione.
Come USL auspichiamo che ciò possa avvenire presto perché altrimenti avremmo troppe persone, alcune delle quali con la responsabilità di una famiglia sulle spalle, condannate a rimanere senza lavoro e senza la possibilità di garantire un futuro a sé e agli altri.
San Marino, 03/07/2025
Unione Sammarinese dei Lavoratori – USL