Prendiamo atto delle dichiarazioni del Segretario di Stato per le Finanze sulla riforma dell’IGR e condividiamo l’obiettivo di un sistema fiscale più equo e trasparente. Tuttavia, riteniamo che ogni riforma debba partire da un principio imprescindibile: il cittadino deve essere messo nelle condizioni di vivere dignitosamente, non semplicemente di “sopravvivere” sotto il peso del fisco.
La premessa secondo cui l’IGR non veniva aggiornata da dodici anni non può diventare di per sé una giustificazione automatica a un incremento della pressione fiscale. Riformare non significa necessariamente aumentare: significa ridistribuire in modo più giusto, evitando che siano sempre le famiglie, le lavoratrici, i lavoratori dipendenti – cioè i contribuenti più esposti e tracciabili – a farsi carico degli equilibri di bilancio dello Stato.
Sottolineiamo l’importanza di una riforma fondata su criteri di sostenibilità sociale e di reale giustizia fiscale. In un momento in cui il costo della vita incide pesantemente sui redditi medio-bassi, è fondamentale che le scelte fiscali non peggiorino la condizione di chi già oggi fatica ad arrivare alla fine del mese, né metta le persone che oggi arrivano a fine mese nella condizione di non arrivarci più.
San Marino deve guardare anche a quei modelli, presenti in altri piccoli Stati, dove l’efficienza della spesa pubblica permette una tassazione più leggera, senza sacrificare la qualità dei servizi. Non è più tempo di chiedere sacrifici a senso unico: il Paese va sostenuto partendo da chi lo manda avanti ogni giorno con il proprio lavoro.
Lo stesso ETUC, i Sindacati europei, denuncia, sintetizzando, il troppo carico fiscale sui lavoratori e pone il monito di non perseguire o proporre politiche di austerity ai Governi.
Continueremo a seguire con attenzione l’evoluzione del processo di riforma, pronti a confrontarci in modo costruttivo, ma altrettanto determinato nel tutelare le lavoratrici e i lavoratori da scelte che rischiano di aggravare ulteriormente il carico fiscale sulle spalle sbagliate.
San Marino, 21-5-2025
Unione Sammarinese dei Lavoratori – USL