Ogni storia di violenza o molestia sul luogo di lavoro è diversa, complessa, spesso nascosta. C’è chi parla, chi tace, chi abbandona il lavoro per paura, chi continua a subire perché non vede alternative. Davanti a tutto questo, non bastano le buone intenzioni. Servono strumenti concreti, professionali, strutturati.
Per questo USL ha istituito il 3 marzo l’Osservatorio sulle Violenze e Molestie, VeM, nel mondo del lavoro, un presidio di ascolto e supporto dove le persone, in forma del tutto anonima, trovano personale qualificato capace di orientarle verso il percorso più adatto per uscire dall’isolamento e dall’incubo della violenza. A guidare questo impegno sono Samantha Santagada e Mattia Bastianelli Gambini, raggiungibili anche attraverso il numero dedicato 366 845 2485. L’Osservatorio, già inserito all’interno del portale Agatha, in stretta collaborazione con l’Autority Pari Opportunità e la Rete Antiviolenza non è un’iniziativa simbolica, ma è la prima di tante azioni concrete di USL.
Ma per cambiare davvero le cose, è necessario capire quanto e dove il fenomeno sia presente, e come si manifesta. Per questo motivo USL, proseguendo nell’agenda programmatica su questo argomento spiegata appunto il 3 marzo, lancerà il 1° maggio un questionario anonimo, disponibile:
sul sito ufficiale USL https://www.usl.sm/punto-dascolto-violenze-e-molestie-sul-lavoro/, sulle nostre pagine social,
su volantini con QR code,
per e-mail a tutti gli iscritti,
nelle chat dei direttivi e dei referenti sindacali.
“Abbiamo scelto il 1° maggio non a caso, perché è giusto celebrare le battaglie vinte, ma sarà ancora più giusto celebrare pienamente la Festa dei Lavoratori quando potremo garantire la dignità del lavoro sotto ogni aspetto, normativo, retributivo ed umano – afferma il Segretario Generale USL Francesca Busignani – quando chi lavora si sentirà pienamente al sicuro da violenze e molestie, quando il rispetto dell’altro non sarà un’eccezione, ma la normalità”.
“Il questionario – prosegue l’SG Busignani – frutto di un approfondito lavoro di ricerca e confronto con esperti e studio delle raccomandazioni dell’ILO – rappresenta il secondo passo per avere il polso reale della situazione nel nostro Paese, e poter così avanzare proposte concrete anche al Tavolo Tripartito. Perché non si combatte ciò che non si conosce e non si cambia ciò che si continua a ignorare”.
“Abbiamo appena celebrato la Giornata mondiale per la sicurezza sul lavoro – afferma il Segretario Federale Marco Santolini – ma non c’è sicurezza autentica se chi subisce violenza è costretto a licenziarsi in silenzio, per paura di ritorsioni. Ogni azienda è tenuta per legge a redigere un DVR, Documento di Valutazione dei Rischi, riteniamo che, ove ragionevolmente possibile, debba includere anche il rischio di molestie e violenze. Noi, come USL, lo abbiamo fatto. Perché crediamo che la responsabilità della sicurezza sia condivisa, ma anche che chi rappresenta i lavoratori debba dare per primo il buon esempio”.
“La violenza nel mondo del lavoro sta pian piano emergendo – conclude l’SG USL Francesca Busignani –. Ma siamo purtroppo di fronte a una fragilità sociale diffusa, in cui le relazioni a volte si disumanizzano, il rispetto si perde, e la dignità della lavoratrice o dei lavoratori viene calpestata. Il nostro compito, come sindacato, è vigilare, proteggere e agire. Ma possiamo farlo solo mettendoci in ascolto, partendo dalla realtà, non dai pregiudizi e affrontandola con metodo all’interno di un percorso che abbiamo studiato e strutturato per durare nel tempo e per portare atti concreti e non semplici parole fini a loro stesse.”
San Marino, 29/04/2025
Unione Sammarinese Lavoratori – USL