*** Per non chiudere per sempre ***
Il Presidente Sartini e tutto il Consiglio Direttivo tengono, innanzitutto, a precisare che quanto comunicato da
Riccardo Vannucci (Federalberghi) non è stato né concordato né tantomeno condiviso con USOT.
USOT, inoltre, ha fatto pervenire nella giornata di domenica 25 ottobre ad ogni Segreteria di Stato le proprie
considerazioni ed indicazioni in merito al nuovo Decreto Legge a cui sta lavorando il Governo e che dovrebbe essere
emanato a breve.
In Italia ed in generale in tutta Europa si stia assistendo, da un paio di settimane a questa parte, ad un costante
aumento dei contagi giornalieri da COVID19. Il nostro Paese non ne è estr aneo, ovviamente.
Riteniamo che le attività del Settore Turistico e Commerciale (in particolare le strutture ricettive, ristoranti, bar,
commercio turistico), pesantemente provati da questi 8 mesi economicamente drammatici non possano sopporta re
provvedimenti impattanti come quelli previsti dal DCPM italiano entrato in vigore oggi. Riproporre pedissequamente
nel nostro Paese quanto previsto ora in Italia decreterebbe la chiusura della maggior parte delle nostre attività con
pesantissime ripercussioni anche in termini occupazionali.
Non è secondario evidenziare, inoltre, che la vicina Italia sta già predisponendo interventi a FONDO PERDUTO
per quelle aziende che verranno ulteriormente colpite dalle pesanti misure restrittive messe in campo dal Governo
Conte.
Da subito, 8 mesi fa, abbiamo evidenziato che la conseguenza della emergenza sanitaria sarebbe stata una devastante
crisi economica, soprattutto per gli operatori turistici e del commercio turistico.
Chiediamo al Governo che presti grande attenzione e sensibilità nella stesura del prossimo Decreto Legge affinché
non vengano presi provvedimenti privi di buonsenso e che altri Paesi possono, forse, permettersi avendo previsto per
il futuro ed avendo già predisposto nei mesi scorsi sostanziali interventi economici a favore delle imprese colpite dalla
crisi economica; provvedimenti che, purtroppo, non han trovato attuazione nel nostro Paese per la completa
mancanza di disponibilità economiche. O arrivano a stretto giro ristori ed incentivi o è la fine. Con tutto quel che
significa: a cominciare dal rischio che la protesta sfoci in un grave tensione sociale.
Il Presidente USOT
