È un messaggio corale che parte dalla gente, dalle associazioni, dal mondo del sport e arriva fino alle istituzioni, per poi tornare dalla gente: “Rispetto sempre”. Questo il titolo della campagna di sensibilizzazione promossa da USOT (Unione sammarinese operatori turistici) per l’eliminazione della violenza contro le donne. Un progetto già partito la scorsa primavera e che ora, in collaborazione con WONDERBAY, vedrà la sua massima rappresentazione sabato prossimo, 23 novembre, con l’organizzazione di un’intera giornata di sport declinata al femminile.
Per presentare un programma particolarmente intenso e denso di significato, si sono presentati ieri mattina, 21 novembre, i Segretario di Stato alla Sanità Mariella Mularoni, all’Industria e Sport Rossano Fabbri, agli Interni Andrea Belluzzi; affiancati dalla presidente dell’Authority pari opportunità Annamaria Bugli, dalla dirigente dell’Ufficio di segreteria tecnico amministrativa per le pari opportunità, la bioetica e l’inclusione sociale Maria Sciarrino, e la presidente UDS (Unione donne sammarinesi) Karen Pruccoli. A fare gli onori di casa il segretario Usot Alessandro Zanotti e a condurre gli interventi il presidente onorario Usot Giovanni Francesco Ugolini.
Una pluralità di voci che, pur nelle diverse sfumature, hanno delineato una situazione sammarinese di grande impatto in questa battaglia impari contro una violenza che ogni anno fa centinaia di vittime e dove molto spesso non emergono, a livello di media, gli abusi nascosti. Grande protagonista: lo Stato, con una produzione normativa anche recentemente aggiornata, che lo pone ai livelli più alti in Europa, sostenuta da una grande ampiezza di strumenti che si collocano sin dall’inizio della vicenda (cioè quando i fatti accadono) e che vengono immediatamente applicati. Mezzi ed apparati che si affiancano alla vittima fino alla sentenza e magari dopo, rappresentati dalle forze dell’ordine, dagli operatori sanitari e da tutta una serie di uffici pubblici appositamente dedicati, compreso un numero telefonico in servizio giorno e notte.
Tuttavia, lo Stato, da solo, non basta. Ecco dunque farsi avanti i cosiddetti corpi intermedi, quali le associazioni di categoria, come l’Usot nella fattispecie, o soggetti come Wonderbay, che a loro volta si rendono promotori di campagne di sensibilizzazione per promuovere quel percorso culturale senza il quale non c’è speranza di migliorare le cose. In questo contesto si inserisce anche lo sport, fattore primario di trasmissione di buone pratiche e di valori etici, quali l’inclusione, lo stare insieme, l’accettazione della sconfitta. Valori che hanno un grandissimo, irrinunciabile denominatore comune: il rispetto. Ed è sicuramente più facile e profittevole fare questo tipo di didattica valoriale in un ambiente sportivo, che non su qualche libro di testo.
Durante la conferenza stampa è merso un altro capitolo importante: l’attenzione al maschio maltrattante, che può essere aiutato e rieducato a controllare quella violenza che gli esplode dentro, sia contro le donne, sia contro i bambini, come spesso purtroppo accade. Anche in questo campo, San Marino sta cominciando a mettere insieme progetti ed iniziative.
A coronare questo insieme di concetti, situazioni e obiettivi, il programma concreto di Usot, che chiude la sua campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne nella giornata di sabato 23 novembre, presso il centro Wonderbay. L’evento, a partire dalle ore 16,00, prevede un torneo di padel, lezioni ed esibizioni di pole dance, sensual dance, yoga e difesa personale. Al termine del torneo, avrà luogo la cerimonia di premiazione, seguita da una cena a cura dello Chef Luigi Sartini, a suo tempo già presidente Usot.
La campagna proseguirà durante la settimana che inizia lunedì 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, con la consegna da parte degli associati Usot ai loro clienti di un portachiavi con ciondolo a forma di scarpetta rossa. Anche questo, un simbolo fortemente evocativo della strage di donne che ogni anno si consuma ovunque. Scarpe rosse come il sangue, vuote come la morte, capaci di scatenare una potenza immaginifica che non può lasciare indifferente nessuno.
Il ricavato del torneo, della cena e della vendita del portachiavi sarà devoluto all’Ufficio per le Pari Opportunità al fine di sostenere le donne vittime di violenza.
Angela Venturini