SAN MARINO. Vaccino, il governo apre alla terza dose «Ma per l’Italia non siamo una priorità»

Dal green pass italiano all’ipotesi di una terza dose eterologa del vaccino Covid – 19. Sul tema interviene anche il Segretario di Stato per la Sanità, Roberto Ciavatta, nel chiarire che ci siano a «supporto della somministrazione eterologa, con vaccini Mrna, indicazioni scientifiche e delle autorità sanitarie internazionali, oltre che del ministero della Salute italiano». Poi affronta il tema dei «sanitari non vaccinati che, rivela, sono 30 esatti». Sul caso, nota, il «Comitato esecutivo sta facendo quello che il decreto si dice che si faccia». Ma sottolinea: «È grave addebitare il mancato rispetto del decreto. Sulla commissione Sanità ho già inviato una integrazione all’Avvocatura sulla base dell’odg approvato». Sul green pass, Ciavatta tiene il punto: «Abbiamo fatto accordi più che in tempo, ci siamo mossi mesi in anticipo, sbagliamo se pensiamo che la nostra richiesta sia una priorità per l’Italia, dobbiamo contrattare e negoziare».

A tornare sulla terza dose eterologa è Miriam Farinelli di Rf: «La politica deve affidarsi alla scienza, è verosimile che tutte le persone siano sottoposte a richiamo. Compito del governo è essere pronti per logistica e organizzazione della campagna». Per il resto della popolazione «andrà valutato secondo l’andamento della curva epidemica, ora dobbiamo provvedere a fragili e sanitari». Dal canto suo Libera non usa giri di parola su green pass e vaccini: «Si deve aprire una discussione in Consiglio, la situazione del green pass con l’Italia è di attualità, per i ritardi avuti con la cittadinanza. Andare sempre a tamponare all’ultimo non è dignitoso per la nostra realtà». Serve chiarezza anche sui vaccini, conclude, «si sta iniziando una terza dose con i vaccinati Pfizer, cosa si farà con i vaccinati Sputnik?». Intanto la pandemia registra 16 nuovi casi nelle ultime 24 ore. (…) Corriere Romagna