SAN MARINO. VANTAGGI E SVANTAGGI DELLA SETTIMANA CORTA A SCUOLA … di Paolo Forcellini

VANTAGGI E SVANTAGGI DELLA SETTIMANA CORTA A SCUOLA-

La settimana corta nella scuola prevede che le aule restano chiuse il sabato con lo svolgimento delle lezioni concentrato dal lunedì al venerdì. Una decisione che porta sicuramente molti vantaggi al percorso scolastico dei ragazzi, ma anche qualche svantaggio per le famiglie moderne dove spesso i genitori sono impegnati al lavoro. Ma vediamoli questi vantaggi e svantaggi. La settimana corta nasce da motivazioni prettamente pedagogiche e didattiche. Il passaggio dai sei ai cinque giorni della settimana scolastica consente infatti di migliorare la distribuzione dell’impegno degli studenti. Sopra tutto la settimana corta permette una maggior partecipazione alla vita familiare e sociale dal momento che i ragazzi avrebbero due giorni consecutivi per gestire i loro rapporto in famiglia, lo studio, lo sport e le attività extrascolastiche con gli amici. La settimana corta consente un notevole miglioramento delle condizioni di studio e di frequenza anche per gli studenti con disturbi specifici dell’apprendimento visto che la possibilità di una pausa settimanale più lunga di quella attuale puo’ rappresentare una risposta al loro bisogno di tempi di recupero. Tenere chiusi un giorno la settimana i locali scolastici inoltre permetterebbe un risparmio non indifferente relativo alle spese di riscaldamento, l’energia elettrica, il servizio di trasporto scolastico e così via. Accorciare la settimana scolastica comporterebbe automaticamente spalmare le ore del sabato su altri giorni dove le ore d’insegnamento diventerebbero sei. Questo  Questo forse il maggior svantaggio, cioè quello di un probabile calo di concentrazione degli alunni nell’ultima ora. Inoltre fra i docenti, anche se è noto che in moltissimi desiderano il sabato libero, c’è chi preferisce più giorni con mattinate brevi per svolere l’attività didattica nelle ore in cui l’attenzione degli alunni è maggiore. Ciò non ostante l’esperienza dice che chi ha sperimentato la settimana corta difficilmente torna indietro anche se la sua l’adozione pone qualche criticità in particolare per l’organizzazione scolastica e familiare ed anche in quella dei trasporti. Come era prevedibile la decisione della Segreteria alla Pubblica Istruzione che prevede la settimana corta anche nella nostra Repubblica a partire dall’anno scolastico 2023/2024, ha suscitato subito un acceso  dibattito oltre che fra docenti e politica  anche all’interno di quest’ultima, fra favorevoli e contrari, ognuno adducendo le proprie ragioni più o meno valide L’importante è che qualsiasi decisione finale non sia presa per puro egoismo personale o per interesse di categoria o politica sulla pelle degli studenti che sicuramente gradirebbero usufruire di un giorno in più di riposo durante il loro percorso scolastico annuale.

( Lo Stradone)

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