La Giunta di Serravalle ed il Centro Sociale S. Andrea propongono per Venerdì 26 Settembre alle ore 19,45 presso la Trattoria La Gara di Serravalle (RSM) la serata del DIVINGUSTO dedicata al sommo poeta Dante Alighieri con declamazione e commento dei versi della Divina Commedia di Dante Alighieri dedicati alla speranza a cura della prof.ssa Meris Monti, all’interno di una cena con degustazione di vino a cura della Cantina Fiammetta di Croce di Montecolombo (RN) che proporrà le sue produzioni.
E’ obbligatoria la prenotazione fino ad esaurimento posti entro il 23 settembre al 3371010902 (anche WhatsApp) – csandrea@alice.sm
È necessario avere il bicchiere per degustazioni.
Chi ne fosse sprovvisto può segnalarlo nell’atto della prenotazione
L’iniziativa è inserita all’interno di CASTELLO IN FESTA a Serravalle e rientra nel progetto DIVINA COMMEDIA DANTE BERTOLDI SERRAVALLE che intende approfondire e tener vivo il legame del Castello di Serravalle con la Divina Commedia, dovuta in gran parte all’illustre serravallese Giovanni Bertoldi che curò la traduzione latina del poema dantesco nel 1416.
Giovanni Bertoldi nacque a Serravalle nel decennio compreso fra il 1350 ed il 1360 – il castello era possedimento malatestiano e oggi si trova nella Repubblica di San Marino -, a sedici anni entrò a far parte dell’Ordine Francescano. Si laureò all’Università di Pavia e poi all’Università di Bologna.Nel 1405 venne nominato Ministro provinciale delle Marche. Grande amico dei Malatesta di Rimini, tra il 1409 e il 1410 passò per Ravenna, a visitare i luoghi danteschi. Nel 1410 il papa Gregorio XII lo nominò vescovo di Fermo. Dal 1414 al 1418 partecipò al Concilio di Costanza: il 18 giugno 1416 qui tenne un’orazione assai eloquente (Caro mea vere est cibus), applaudita da tutti i partecipanti, in cui si propugnano solidi concetti di riforma ecclesiastica. In questa circostanza vide la luce l’opera più nota di questo frate francescano: la prima versione latina della Divina Commedia, accompagnata da un commento, sempre in latino. Morì a Fano il 15 febbraio 1445 a 85 o 95 anni d’età. È ricordato con una targa nelle scuola e una piazza nel castello sammarinese di Serravalle. (da Wikipedia)
«Spene, diss’ io, è uno attender certo
de la gloria futura, il qual produce
grazia divina e precedente merto»
(Paradiso, XXV, 67-69)