San Marino. Verifica, arriva il controllo delle delibere. Governo depotenziato!

governo, congressoLa verifica di governo sta diventando sempre di più il test di Rorschach della maggioranza. Come le macchie di inchiostro ideate dal celebre psichiatra svizzero assumono le sembianze più disparate a seconda della personalità del soggetto che le guarda, così Dc, Psd e Ap danno una lettura diversa del confronto in corso ormai da un mese e che non è chiaro quando terminerà.

Controllo preventivo

Intanto il primo effetto concreto è già arrivato: da qualche tempo le delibere del Congresso di Stato per essere approvate devono ottenere il giudizio positivo della maggioranza. Senza l’ok dei leader delle forze politiche il documento non viene approvato. Un atto non banale che dimostra la volontà dell’Esecutivo di assecondare i desideri dei membri di Bene comune di essere più coinvolti nelle decisioni. Un punto nodale che più di un consigliere ha sollevato negli ultimi mesi e che ha scatenato diverse polemiche, ultima quella sulla conferma del Generale Gentili su cui nel prossimo Consiglio verrà votato un apposito ordine del giorno.

Il documento finale

Un altro aspetto certo è che la verifica si concluderà con la pubblicazione di un documento condiviso che conterrà le linee guida per il resto della legislatura. Come spiega il capogruppo di Alleanza popolare, Mario Venturini, “verranno affrontati i tre temi centrali della verifica: questione morale, metodo di governo e priorità per il paese”.

Ap frena

Sul resto però le posizioni dei diversi esponenti restano diverse. A cominciare dalla durata della verifica. Per Venturini ad esempio “non si sa quanto tempo ci vorrà per chiudere la questione” lasciando intendere che finirà quando tutti i nodi verranno sciolti, senza fretta. Di diverso avviso i colleghi di Dc e Psd. Per il segretario dei Socialdemocratici Marina Lazzarini “siamo alle ultime battute. Stiamo mettendo a fuoco il percorso ma siamo a buon punto”. D’accordo il collega della Dc Marco Gatti che dai microfoni della Tv di Stato auspica una fine rapida: “Prima la finiamo e meglio è – ha commentato – perché alimenta un dibattito politico improprio”.

I temi

Incerti anche i temi toccati oltre . Nelle settimane, solo per toccarne alcuni, sono stati citati il fabbisogno Pa, la situazione dell’Iss e la sicurezza con il caso Gentili. A tagliare la testa al toro ci ha pensato Gatti sempre a Smtv: “Non ci sono compartimenti stagni, la verifica riguarda tutto”. La Tribuna