San Marino. Verso il governo di unità nazionale sostenuto da Mazza e da Ciavatta? …. di Chaffè scorretto

tazzina-di-caffe_h_partb“Col trattore in tangenziale, Andiamo a comandare” è il ritornello della canzone tormentone hit estiva che sembra lo slogan elettorale scelto da Rete per affrontare e vincere la prossima campagna elettorale.

“Andiamo a comandare” e nasce l’alleanza con Noi Sammarinesi partito bonsai di ex democristiani guidato da Arzilli & Berti.

“Andiamo a comandare”, si forma la coalizione con movimento Democratico neo formazione politica fondata dal santone politico ex Alessandro Rossi, ex SU, ex Capitano Reggente, ex Idee in movimento, ex Movimento Democratico, ex Macello insieme a altri due famosi ex Federico Pedini Amati e Luca Lazzari.

“Andiamo a comandare” e scoppia la pace anche la Democrazia Cristiana di Luigi Mazza e Marco Gatti verso la quale Rete ha scongelato rapporti politici, alimentato dialoghi sotterranei guidati da Noi Sammarinesi.

“Andiamo a comandare” e Rete da l’assalto a Civico 10 altro movimento civico da cui nelle prossime ore fuggiranno ondate di civici guidate da Sara Rossini – altra ex dal cognome celebre – e Daniela Giannoni la più famosa capitana della Repubblica anche lei con cognome pesante.

“Andiamo a comandare” e Rete da l’assalto alla Reggenza spalleggiati dagli inconsapevoli e sprovveduti UPR guidati dal reduce Marco Podeschi. Rete è già pronta a presentare dei non consiglieri dal nome pesante per la Reggenza quali Emilio della Balda, Alvaro Selva o Giancarlo Ghironzi da scegliere a seconda dei gusti e dalla stagione politica oppure lanciare direttamente una della figure chiave del movimento Elena Tonnini. Ma se la cosa andrà male Rete ha già pronto un piano di emergenza, sostenere sottobanco la Reggenza DC – PSD, benedetta dall’ambasciatore del PSD presso i retini Antonello Bacciocchi – altro ex famoso e particolarmente attivo in questa fase politica.

“Andiamo a comandare” sembra inneggiare la svolta del pregiudicato ed ex estremista comunista Roberto Ciavatta, passato da leader di lotta e barricata in Consiglio Grande e Generale e fuori a felpata eminenza grigia che tesse alleanze, lancia candidati, gestisce da dietro altri neo movimenti politici (movimento Democratico e i profughi di Civico 10), pronto a ricoprire una Segreteria di Stato nel prossimo governo di unità nazionale.

Governo di unità nazionale sembra essere il piano B di Rete e della DC. Unità nazionale da invocare se vincerà la terza coalizione – a patto che nasca.

Unità nazionale da lanciare qualche mese dopo la vittoria della DC e delle stampelle PS PSD. “Andiamo a comandare” Rete vanta oggi solidi sostegni anche nel settore delle imprese e in vasti settori imprenditoriali che vorrebbero qualcosa di nuovo con cui rimpiazzare i soliti.

“Andiamo a comandare” a ogni costo e in ogni caso, la fortuna premia gli audaci. Per audacia a Rete non la batte nessuno nemmeno Luigi Mazza.

Chaffè Scorretto

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