San Marino. Verso il razionamento dell’acqua sul Titano

Una politica fallimentare, di ogni colore, che negli ultimi 30 anni non ha pensato prima a San Marino, a gestire le risorse interne più che a far sempre ricorso all’Italia per sistemare, temporaneamente, i nostri problemi – vedasi anche il discorso delle acque reflue, dei rifiuti, dell’energia ecc.ecc. – porterà il Titano a razionalizzare, a differenza della vicina Romagna che problemi non ne ha, l’acqua potabile.

Il bacino imbrifero un sogno, intanto continuiamo a pagare mega consulenze, talvolta inutili, ad amici degli amici forensi.

Il problema della gestione delle riserve idriche è tornato fuori dalla riunione di ieri pomeriggio tra il Segretario di Stato Marco Podeschi, cui hanno preso parte i comandanti dei tre corpi di polizia – Polizia Civile, Gendarmeria e Guardia di Rocca – i responsabili della protezione civile, il direttore dell’Azienda Servizi.

Anche se i consumi sono leggermente diminuiti, le piogge (siamo arrivati a questi livelli sic!) non saranno prossime ad arrivare e quindi si dovrà a breve provvedere a realizzare iniziative come il razionamento idrico.

I politici perdono tanto tempo in discorsi inutili, in puerili iniziative e non realizzano quello che necessita al Titano, come ad esempio un bacino imbrifero che possa far si che San Marino possa disporre di una riserva idrica importante per la collettività. Nulla sotto il sole!