San Marino. Verso l’inesorabile “tramonto” di Repubblica Futura… Nonostante “Cielle”….di Enrico Lazzari

Nonostante le quotazioni dell’attuale segretario politico democristiano, Giancarlo Venturini, alla nomina quale nuovo Segretario di Stato alla Sanità appaiano oggi in evidente calo -e ciò è ormai l’unico elemento di incertezza relativamente la composizione del “nuovo” governo-, vanno delineandosi con relativa chiarezza i nuovi equilibri politici, sia sul fronte dei partiti di maggioranza che su quello delle forze di opposizione.

Se l’asse Pdcs-Motus-Ar e Socialisti vari si è fortemente rafforzato, sul fronte opposto regna la frammentazione. E non sembra superabile nei 12 mesi che ci divideranno da nuove elezioni politiche. Ma della minoranza parleremo in seguito…

Pdcs permettendo -lo scontro interno fra le tre componenti e mezza sembra essersi inasprita particolarmente in questi giorni- le prossime elezioni saranno una sorta di pro-forma per la coalizione uscente, destinata a conquistare agevolmente la maggioranza relativa già allo spoglio, trovandosi contrapposta ad avversari che ben difficilmente saranno in grado di coalizzarsi.

Ma, c’è un ma… Nel Pdcs la componente “Cielle”, che fa riferimento a Pasquale Valentini, sembrerebbe osteggiare con estrema decisione il proseguimento oltre la legislatura dell’alleanza con le componenti socialiste, “tirando per la giacca” il resto del “partitone”, ora verso Repubblica Futura, ora verso Libera. Che la controversa esperienza del governo Adesso.sm, al pari di quella di fine anno Duemila con Ap (che decretò un profondo ridimensionamento del ruolo politico del Pdcs), non abbia insegnato nulla in Via delle Scalette? Evidentemente no… O non a tutti.

Ben difficilmente, comunque, la linea-Valentini sembra avere possibilità di successo visti gli equilibri interni fra correnti, con quella che fa capo al Segretario pressochè perfettamente allineata a quella coordinata dall’attuale Segretario di Stato agli Affari Esteri, Luca Beccari, nessuna delle due -appurate le porte ormai chiuse a “quattro mandate” con Rete- propense a fare sul serio sia con Libera che, soprattutto, con Repubblica Futura.

Certo, un dialogo aperto fra Rf e Pdcs ci sarebbe tuttora e coinvolgerebbe un po’ tutto il “Partitone”. Ma un conto è la strategia finalizzata a conquistare la centralità del panorama politico, un altro la reale intenzione.

E anche qui andrebbe aperta una parentesi… In un contesto politico quale è quello sammarinese, il concetto di centralità non è dato dal posizionamento in sé. Del resto, non esiste una destra, ma una sinistra (Libera, Demos…), una sinistra socialista, una sorta di centrosinistra assai liberale (socialisti vari, Ns…) e un centro (Pdcs, Motus, Rf…). Poi, c’è Rete, non collocabile politicamente ma con la possibilità di indossare un vestito adeguato (vedi M5S italiano, prima al governo con la Lega, poi con l’estrema sinistra di Fratoianni) ad ogni occasione.

La centralità, quindi, sul Titano è data dal peso elettorale: chi ha un ampio tesoro di voti è il centro dello schieramento. E ciò non muta con giochetti e giochini strategici… Ciò significa che, al momento e per non pochi anni -naufragata la vera riunificazione socialista, ridimensionata a semplice aggregazione-, la centralità politica sarà saldamente nelle mani del Pdcs che potrà concordare di volta in volta, in quattro e quattr’otto, con chi allearsi… O qualcuno ritiene possibile una accozzaglia Libera + Demos + Rf + Ar + Psd-Md + Pss + Elego +Motus Liberi e, magari, con dentro anche Rete?

Ho evidenziato nei giorni scorsi la grande opportunità che l’attuale maggioranza, più forte e più coesa della precedenza, più risicata nei numeri ma oggi in grado di superare la conflittualità interna che ne ha paralizzato l’azione dell’ultimo anno. Ma ho trascurato la grande opportunità che ha il Pdcs: “cancellare” quell’Alleanza Popolare, oggi Repubblica Futura, nata da una sua costola e cresciuta erodendo il consenso, il voto democristiano.

Rf è in profonda crisi, sia per l’immagine derivante dalla sua azione all’interno del governo AdessoSm che per le pesanti ombre che il processo “Buriani-Celli” ha riversato su almeno un paio di suoi leader. Inoltre, è oggi fortemente isolata e destinata a percentuali da aromi naturali nella Coca-Cola alle prossime elezioni. In pratica, se fosse un paziente, sarebbe in “arresto cardiaco” di fronte ad un defibrillatore impugnato dai democristiani e allacciato alla rete elettrica dalla sua componente ciellina… Il popolare Gerry Scotti, di fronte ad una simile scenetta, direbbe: “Lo accendiamo?”… E nessuno, intelligentemente, per mero interesse di bottega, risponderebbe sì… Tranne, sembra, “Cielle”…

Tutto, la logica, lascia intendere che alle prossime elezioni i sammarnesi si troveranno una scheda elettorale quanto mai semplificata e dovranno scegliere fra due coalizioni -la maggioranza uscente da una parte; Libera, Rete, Demos dall’altra- e un isolato simboletto, ovvero Repubblica Futura, nel suo ultimo passo involutivo…

Enrico Lazzari