San Marino verso una nuova era nel calcio. Tura (Fsgc): “Quando un giorno avremo talenti straordinari come Messi o Ronaldo, potremo aspirare a risultati ancora più ambiziosi” (L’intervista di David Oddone)

Nicko Sensoli al 53° segna la rete dell’1-0 contro il Liechtenstein. Un goal per la storia. Un goal che porterà la nazionale sammarinese alla vittoria, segnando un nuovo record: il primo trionfo dei biancazzurri in una competizione ufficiale. Da qui si parte per una chiacchierata con Marco Tura, presidente della Federazione Sammarinese Giuoco Calcio (FSGC).

 

Presidente, la recente vittoria contro il Liechtenstein segna un momento storico per la nazionale di San Marino, interrompendo un digiuno di vittorie che durava da 20 anni. Quali sono, secondo lei, i fattori principali che hanno portato a questo risultato e come pensa di costruire su questo successo per il futuro?

“Questa vittoria rappresenta un momento davvero significativo per il nostro calcio. Non solo perché interrompe un periodo di vent’anni senza successi, ma soprattutto perché è una vittoria ottenuta in una competizione ufficiale, con punti in palio. Un contesto molto diverso da quello di vent’anni fa, quando la vittoria arrivò in una partita amichevole. La partita giocata dai nostri ragazzi recentemente ha una rilevanza che non può essere sottovalutata e segna un traguardo importante per la nostra nazionale. I fattori chiave del successo sono una mentalità rinnovata nell’approccio al calcio internazionale, un cambiamento iniziato con tecnici come Massimo Bonini e poi proseguito con Franco Varrella, Fabrizio Costantini e oggi prosegue con tutto lo staff che lavora con la nostra nazionale. Guardando al futuro, continueremo su questa strada, preparando le nuove generazioni sia mentalmente che fisicamente, per affrontare al meglio il calcio internazionale”.

 

Recentemente ha parlato dell’importanza della Nations League come piattaforma per competere con squadre di livello simile. In che modo la FSGC intende sfruttare al meglio questa competizione per migliorare ulteriormente le prestazioni della nazionale?

“La Nations League è una formula estremamente interessante, perché consente a federazioni piccole, medie e grandi di competere con squadre di livello simile. Per un Paese come San Marino, con una base di giocatori limitata, è fondamentale avere la possibilità di misurarsi con avversari più accessibili. Sappiamo di essere tra le nazioni più piccole, ma disponiamo di tecnici molto preparati che sanno selezionare al meglio i giocatori e valorizzare le loro qualità in campo. Credo che la nostra attenzione sulla formazione e sulla selezione dei giocatori sarà un elemento decisivo per ottenere risultati sempre più soddisfacenti”.

 

La squadra Under 22 è uno dei progetti più interessanti che sta portando avanti la Federazione. Quali sono i risultati finora ottenuti e quali obiettivi sperate di raggiungere con questa squadra nei prossimi anni?

“Il progetto dell’Under 22 è nato con l’obiettivo di evitare che giovani talenti tra i 19 e i 22 anni abbandonassero il calcio, ma ci siamo presto resi conto che poteva diventare una risorsa importante per alimentare le squadre maggiori, come l’Under 21 e la nazionale maggiore.

 

Abbiamo visto risultati molto incoraggianti in tempi brevi: diversi giocatori dell’Under 22 sono già stati convocati dalle due nazionali maggiori. Al di là dei risultati ottenuti nel campionato nazionale, il vero successo dell’iniziativa è stato portare giovani promesse a un livello tale da essere pronti per affrontare sfide più impegnative. Continueremo su questa strada, cercando di incrementare il numero di giovani preparati tecnicamente e fisicamente, così da mantenere il livello della nazionale sempre più competitivo”.

 

Dopo la storica vittoria, c’è un rinnovato entusiasmo tra i tifosi e all’interno della squadra. Come si sta preparando la Federazione per mantenere questo slancio positivo e garantire che non sia solo un successo isolato?

“Il nostro obiettivo è capitalizzare questo momento di entusiasmo, non solo tra i giocatori ma anche tra i tifosi. Stiamo lavorando per mantenere un contesto motivante, che incoraggi i giovani a impegnarsi e migliorare costantemente. A livello federale, puntiamo a rafforzare le strutture di supporto, sia per i giocatori che per i tecnici, assicurando che tutti abbiano le risorse necessarie per crescere. La vittoria è un ottimo punto di partenza, ma è fondamentale costruire su questa base un percorso di crescita costante”.

 

Lei ha parlato di una “nuova era per lo sport sammarinese” e dell’importanza di investire nelle giovani generazioni. Quali iniziative o progetti specifici la FSGC ha in programma per continuare a sviluppare i talenti locali e migliorare la competitività delle squadre nazionali?

“Stiamo lavorando per costruire una nuova mentalità che possa essere definita ‘semi-professionale’ per i nostri atleti, sia da un punto di vista tecnico che mentale. L’investimento nelle nuove generazioni è fondamentale. Dobbiamo puntare sulle nostre risorse umane per accelerare il nostro sviluppo e competere a un livello accettabile anche nel contesto internazionale. Naturalmente, la qualità dei giocatori è essenziale: quando un giorno avremo talenti straordinari come Messi o Ronaldo, potremo aspirare a risultati ancora più ambiziosi. Nel frattempo, continuiamo a fare cose straordinarie con i ragazzi che abbiamo, che danno un enorme valore aggiunto non solo alla nostra nazionale, ma anche al nostro Paese”.

 

David Oddone

(La Serenissima)