SAN MARINO VERSO UNA NUOVA RIFORMA FISCALE

La Riforma Fiscale sulla quale sta lavorando la Segreteria di Stato delle Finanze di San Marino è un aggiornamento imposto dal modificarsi delle condizioni storiche, sociali, economiche e normative internazionali. L’obiettivo principale non è solo quello di attrarre nuovi investitori dall’estero, ma  anche quello di rendere i sistema realmente trasparente e proprio per questo più competitivo.

L’ultima Riforma Fiscale a San Marino risale a più di venti anni fa ed era legata ad un contesto che non dialogava e al quale non era richiesto di dialogare con il resto del mondo finanziario. Ora il contesto è cambiato e per questo la Riforma è coerente con gli impegni assunti a livello internazionale, attenendosi ai criteri comunitari. Le linee di tendenza che la ispirano sono la trasparenza del sistema e lo scambio di informazioni fra sistemi. Piattaforma questa decisa dal G20 di Londra dell’aprile 2009.

Per questo motivo la riforma prevede la definizione di un “governo della variabile fiscale”, tax governance. San Marino ha deciso di darsi una buona tax governance per migliorare i criteri di trasparenza e le regole di scambio. A tal fine il progetto di Riforma prevede la modifica di tutti gli istituti parzialmente non compatibili. Occorre in altri termini fare in modo che le regole comunitarie e internazionali possano esplicare in pieno la loro efficacia. “In questa ottica – spiega Piergiorgio Valente, consulente della Segreteria  delle Finanze ed esperto di fiscalità internazionale – San Marino sta analizzando provvedimenti che mirano alla sostanza ed effettività delle imprese che operano e opereranno sul territorio, e, al contempo, alla repressione degli abusi derivanti da strutture fittizie e artificiose”.

Valente sta coordinando un gruppo di esperti in materia, proprio al fine di portare avanti la Riforma, che renderà inoltre necessarie alcune modifiche del sistema. E’ una necessità tecnica non più dilazionabile, che si inserisce in un percorso di concertazione e di condivisione che il Governo sta percorrendo e che proseguirà con le forze sociali, politiche ed economiche del territorio. “Nell’ambito di un ampio e articolato processo di adeguamento – aggiunge il Segretario di Stato alle Finanze, Gabriele Gatti – si darà corso alla normativa e agli strumenti previsti in ambito di convenzione. Fra questi ci saranno la stabile organizzazione (il cui progetto di legge potrebbe venir discusso già il prossimo aprile), la disciplina dei flussi transnazionali (dividendi, interessi e royalties), criteri di favore per la capitalizzazione e la patrimonializzazione delle imprese sammarinesi, ma anche una ridefinizione delle modalità di intervento all’estero da parte delle imprese di San Marino, compatibile con le best practice internazionali. In questo modo San Marino si allinea con chiarezza ai principi internazionali”.  

 
San Marino, 3 marzo 2010/1709 d.F.R.