San Marino. Vertice di maggioranza chiuso ribadendo “noi siamo in quattro… Come se fosse antani!”. Riprende il dialogo fra Elego e “Garofano”…  di Enrico Lazzari

Enrico Lazzari
Enrico Lazzari

Weekend intenso, quello appena concluso, sul fronte politico sammarinese. Mentre il Psd friggeva totani e gamberetti, la maggioranza si riuniva in una sorta di verifica in cui lavori si sarebbero -affermano i ben informati- incentrati sulle “supercazzole”, riprendeva il dialogo fra Elego e quelle forze politiche di ispirazione socialista che andranno a ricreare un “Garofano” unitario… O quasi, visto che il veto a Denise Bronzetti -che si è poi tramutato in chiusura al MIS di Rossano Fabbri- appare inderogabilmente confermato.

Ma procediamo per gradi, tralasciando -almeno per ora- il pesce fritto dai volontari del PSD. Sabato scorso, dopo le tensioni degli ultimi mesi, si è tenuto una sorta di vertice di maggioranza. Formalmente un evento chiave per il futuro -non solo politico- della Repubblica di San Marino, ma nei fatti -mi si creda- nulla di serio, tanto che si è chiuso senza neppure una misera mozione.

Non ho utilizzato i condizionali, ma visto che le fonti, comunque sempre interne alla maggioranza, sono riservate e “intervistabili” soltanto a “microfoni spenti”, forse sarebbe il caso di farlo. Ma non oggi, quando le ricostruzioni carpite ai diversi protagonisti, più o meno, collimano tutte. Niente condizionali dunque…

E, come preannunciato -quasi a voler confermare una ormai radicata continuità- il vertice di maggioranza può riassumersi in tre parole: niente di serio. Non si sono affrontati i problemi del Paese, non si è definita la base di un piano di sviluppo globale che potesse superare la deficienza più evidente dell’azione del governo, ovvero la totale mancanza di sinergia fra una segreteria e l’altra… Così, mentre uno pensa di risolvere tutti i problemi del Paese e di rilanciare la sua immagine internazionale e la sua economia con un trenino -biancazzurro, s’intenda- da Borgo a Città, l’altro scollega sempre più la Sanità pubblica dal Paese… Linea scellerata ma confermata nel vertice di maggioranza, comunque, si deduce.

Più che nella location in cui si è svolto, a dire il vero, questa “verifica” avrebbe dovuto tenersi ai Tavolucci, sede unica di ogni processo consumato sul Titano. Sì, perchè in realtà -una vota siglata una sorta di patto di non belligeranza in “fase istruttoria” (vertice Dc-Rete alla vigilia dei lavori)- questa -non so perchè continuo a chiamarla così- “verifica” si è trasformata in una discussione sterile su una serie di “supercazzole” -uso il termine testuale, così come definito da un consigliere che a quella riunione ha partecipato- che, ben presto, hanno lasciato il posto all’udienza di una sorta di processo, senza giudice, ma Dc, Rete ed NPR a vestire i panni della Procura Fiscale (l’accusa). Alla sbarra, ovviamente, Motus Liberi. O, meglio, Fabio Righi, espressione di governo del giovane movimento -per ora- di maggioranza.

Conclusioni? Nessuna, visto che non esiste una mozione conclusiva. Del resto, che ci si poteva scrivere nella stessa? Pdcs, Rete, Npr e Motus Liberi convengono con il Conte Lello Mascetti sul fatto che “…Noi siamo in quattro… come se fosse antani anche per lei soltanto in due, oppure in quattro anche scribài con cofandina… Magari anche prematura…”.

Ah, no… Una conclusione sarebbe stata tratta: nessuno utilizzerà più il proprio ruolo di governo per ricercare visibilità e farsi fin da ora campagna elettorale… Almeno fino alla prossima presa di posizione di Rete o Motus Liberi.

All’apparenza più interessante e concreta la riapertura del confronto fra Paride Andreoli -che non ha certo bisogno di presentazioni- e i vertici di PSS e PSD. Un confronto che sembrava ormai chiuso con un definitivo divorzio (clicca qui) ma che inaspettatamente si è riaperto. Le rispettive delegazioni, infatti, si incontreranno nuovamente in settimana con il fine di trovare una soddisfacente sintesi capace di traghettare anche la piccola Elego all’interno del nuovo “Garofano” unitario. Ma anche qui siamo ancora nella fase delle “scaramucce”… Niente di serio, ancora…

Ma ho parlato, proprio poche righe fa, di weekend intenso, interessantissimo per la politica sammarinese… Vi chiederete perchè, visto che la cosa concretamente più intensa, alla fine, sembra essere l’aroma che si sprigionava nell’aria dalle griglia Socialista-Democratiche… Già, onestamente, a questo punto, me lo sto chiedendo anche io…

Enrico Lazzari