San Marino. I vertici della sanità non se ne vanno. Dura presa di posizione di Ap, appoggiata dalla minoranza dell’Upr

Caruso e ManzaroliAlleanza Popolare annuncia che lunedì riunirà i suoi vertici per prendere qualunque decisione si rende necessaria dopo che il congresso ha deciso di confermare i vertici dell’Istituto per la sicurezza sociale fino a fine anno, nonostante le dimissioni siano state presentate dopo mesi di dissidi tra la direzione dell’Iss e il personale medico.
Ap ha espresso anche nell’ambito del Congresso la sua contrarietà a dilatare i tempi della risoluzione per così tanti mesi e, a questo punto, sembra lecito pensare che la maggioranza non sia più tanto solida. Anche in considerazione degli episodi che hanno preceduto questa vicenda: dimissioni presentate dai vertici della sanità sammarinese per anticipare un ordine del giorno che stava per essere firmato dalla minoranza su ‘suggerimento’ di qualcuno dell’esecutivo.
Alla presa di posizione di Ap va aggiunta quella dell’Upr «che con Alleanza Popolare forma Repubblica Futura), per voce di Nicola Selva, consigliere Upr e membro della Commissione consiliare permanente sanità.
«E’ evidente anche per chi non segue la politica o si appassiona alle vicende Iss, che esiste un gigantesco problema con pesanti ripercussioni per il Paese – dichiara Selva –. L’incapacità del governo nel gestire il dossier Iss è manifesta. Si continua l’approccio già noto mostrato sul bilancio, su Carisp, su Banca Centrale, su Corpi di Polizia, su Pubblica amministazione e sulle politiche di sviluppo. Si va avanti zigzagando per continuare ad oltranza la Legislatura, rafforzando intanto posizioni personali nell’ottica della preferenza unica, si punzecchiando gli alleati per indebolirli o provocarli su temi sensibili. Il risultato è evidente, siamo fermi in tutti i settori e da oggi per l’Iss si aprono mesi di incertezza e confusione, senza avere un approccio serio al tema». Il Resto del Carlino