San Marino. I vertici di Banca Centrale sapevano del processo a carico di Nicolino Romito e delle multe di Bankitalia e della Consob? … di Marco Severini

Di oggi la diffusione della notizia da parte di Giornalesm.com, vista da migliaia di sammarinesi, relativa al rinvio a giudizio, per usura, dell’attuale Presidente di Banca Centrale Romito Nicolino detto Nicola.

Nel clima di omertà diffusa, in quanto tra i media (anche on line e mi meraviglio di Rtv!) solo La Tribuna ha riaperto il giornale e l’ha pubblicato – citandoci – occorre, anche nel totale silenzio delle inconsistenti (almeno per questo caso) opposizioni, constatare che nessuno ha ripreso quella che è una gravissima notizia e che in un paese normale avrebbe portato a istantanee prese di posizione, indignazioni da parte di tutti e dimissioni delle persone coinvolte nella scelta di questo professionista, oltre che dello stesso Romito.

Lo sbandierato nuovo corso dell’africano di Banca Centrale e di tutta dirigenza volta a bandire, nei ruoli apicali del nostro sistema finanziario, chi è indagato, rinviato a giudizio o addirittura condannato è andato a farsi friggere!

Come mi faceva notare una persona questa mattina i vertici di Bcsm, qualora la notizia fosse confermata – e sino ad ora non abbiamo avuto una smentita -, non potevano non sapere di questa problematica situazione del Dott. Romito con la giustizia italiana e con gli organi di vigilanza Consob e Bankitalia.

L’africano Grais e i vertici di BCSM avranno dato il gradimento a tutto il nuovo Cda di Cassa di risparmio della Repubblica di San Marino e per darlo avranno richiesto i vari certificati penali e dei carichi pendenti; anche perché è obbligatorio! Quindi non potevano non sapere!

Orbene! Se questo non è stato fatto vi è stata una palese violazione di legge.  Se questi, invece, si sono avuti e si è concesso il gradimento in presenza di palesi condizioni di inammissibilità del Dott. Romito si è commesso un abuso o comunque una scelta inopportuna.

Comunque si giri la questione, anche se ciò verrà strumentalmente usato dalle opposizioni, la responsabilità totale è della dirigenza di Banca Centrale e di questa loro mancanza dovranno rendere conto di fronte ai sammarinesi.

O vi è correità o c’è incapacità!

Entrambe le condotte sono gravissime e devono portare immediatamente alle dimissioni di Grais, di Savorelli e di tutti coloro di Banca Centrale che sono stati coinvolti nel dare il loro benestare!

Non ci possono essere sconti! In questo particolare momento del paese.

In caso contrario saremmo di fronte ad un trattamento diverso a seconda di chi abbiamo di fronte; il solito DUE PESI E DUE MISURE! di Arzilliana memoria.

Se passa anche questo conviene lasciare questo paese non più libero.

 

Marco Severini – Direttore di Giornalesm.com