Vendesi “esigue porzioni o relitti di terreno e fabbricati” di proprietà dello Stato. La segreteria di Stato per il Territorio informa in una nota che, secondo quanto previsto dall’ultima legge di bilancio, sono stati pubblicati i decreti delegati che avviano le procedure per la vendita dei così detti “frustoli” e di fabbricati di proprietà pubblica. Gli introiti stimati dalla cessione dei terreni sono di oltre 3 milioni di euro e contribuiranno a “finanziare- spiega la segreteria in capo ad Antonella Mularoni- la realizzazione di infrastrutture ed opere pubbliche strategiche e prioritarie, per lo sviluppo e l’ammodernamento del Paese e per conseguire la razionalizzazione della spesa pubblica”.
In dettaglio, il primo decreto prevede che “siano posti in vendita esigue porzioni o relitti di terreno di proprietà dell’Eccellentissima Camera- spiega la nota- che non abbiano alcun interesse pubblico o storico, siano privi di idoneità edificatoria, non siano strategici per la realizzazione di opere e infrastrutture pubbliche e la cui alienazione non arrechi pregiudizio al patrimonio dello Stato”.
I “frustoli” in vendita non devono superare i 150 metri quadri di superficie e devono inoltre essere direttamente confinanti con la proprietà del richiedente. Le domande dovranno essere presentate alla segreteria di entro il 15 giugno 2015.
La vendita avverrà a valori di mercato, assicura la segreteria, e dovrà essere successivamente deliberata dal congresso ed autorizzata dal Consiglio grande e generale con la maggioranza qualificata dei due terzi. Il secondo provvedimento prevede invece che una commissione apposita predisponga entro il 15 giugno 2015 l’elenco dei fabbricati dello Stato che potranno essere posti in vendita “in quanto privi di interesse pubblico e storico, in condizioni di abbandono e degrado e non strategici per la realizzazione di opere e infrastrutture pubbliche”.
Ed entro l’autunno il Consiglio dovrà autorizzare, con la maggioranza qualificata dei due terzi, la loro messa in vendita, che avverrà mediante asta pubblica al miglior offerente.
Commissioni consiliari permanenti. Con la legge 21 marzo 1995 n.42 sono state istituite cinque Commissioni consiliari permanenti, ridotte a quattro con la successiva Legge Qualificata n.2 del 2006: Affari Interni, Protezione Civile, Giustizia, istruzione, cultura; Affari Esteri, emigrazione e immigrazione, sicurezza e ordine pubblico informazione; Finanze bilancio e programmazione, artigianato, industria, commercio; Igiene e sanità, sport, territorio, ambiente, agricoltura. La Tribuna