I correntisti Asset sono stati ricevuti in serata, mentre fuori cadeva una pioggia battente, a Palazzo Pubblico, dal Segretario Celli, al quale è stata consegnata una lettera. L’esasperazione, come si vede nel video, è alle stelle : “Se entro fine mese non abbiamo una risposta favorevole, il 1°ottobre aspettatevi un casino”. Ovviamente per “casino”, come ha spiegato poi il portavoce interpellato sul punto, si intende una protesta certamente dura, ma all’interno dei canoni di civiltà e delle regole democratiche (e ci mancherebbe altro…). Dopo la consegna della lettera al Segretario alle finanze, i rappresentanti dei correntisti hanno incontrato i capigruppo consigliari. Da quelli di maggioranza è stato fatto notare come tutta la situazione sia maturata attraverso le iniziative prese in autonomia da Banca Centrale. Autonomia che dalla maggioranza hanno sempre rispettato. Una posizione che sulla carta potrebbe anche essere accettabile, ma che nella pratica ha portato e sta portando grossi problemi al sistema e agli stessi sammarinesi. Appare evidente come l’allontanamento di Savorelli e le possibili dimissioni di Grais suonino come una sonora bocciatura nei confronti del lavoro portato avanti in questi mesi da Banca Centrale. La maggioranza e il governo dunque da un lato hanno rispettato l’autonomia di Banca Centrale, poi una volta accortisi che questo lavoro non ha portato i frutti sperati, hanno preso le contromisure del caso. Un ragionamento che per essere coerente fino in fondo e non dare adito e sospetti e congetture, dovrebbe culminare con il ripristino di alcune situazioni create da Savorelli e Grais. A partire dalla restituzione di Asset Banca ai soci e azionisti. Una decisione che peraltro andrebbe nel solco di quanto già messo nero su bianco dal Tribunale nel caso del commissariamento. Insomma questa soluzione farebbe tutti contenti a cominciare dai correntisti. Lo stesso governo ne uscirebbe politicamente e tecnicamente molto bene per i motivi di cui sopra, potendo sempre e comunque sventolare davanti alla faccia di possibili detrattori la bandiera della coerenza, del rispetto della autonomia e – questa volta sì – della trasparenza. Per dare un taglio netto col passato si potrebbe e dovrebbe inoltre cominciare a ragionare di questa possibilità con il nuovo Direttore di Banca Centrale, sedendosi finalmente ad un tavolo con lui, assieme a rappresentanti dei soci Asset e del governo. Sempre con la stella polare degli interessi dei sammarinesi, che devono venire prima di ogni cosa. Tutto ciò magari andrebbe fatto e deciso prima che il Tribunale si pronunci nuovamente, questa volta sulla liquidazione coatta amministrativa, evitando in questo modo – e in caso di ennesima soccombenza di Banca Centrale – di esporre lo Stato a richieste danni e azioni di responsabilità che ricadrebbero in ultima istanza sui cittadini.
