San Marino. Vietato far spesa fuori territorio

Confusione al diapason sul decreto n. 68 sul quale una circolare esplicativa del Congresso di Stato ha cercato di fare chiarezza rischiando però di generare altro caos. Sarebbe infatti vietato per un sammarinese recarsi fuori territorio a fare la spesa e lo stesso divieto varrebbe anche per chi da fuori viene a San Marino. Peccato solo che fino all’emanazione della circolare le stesse forze dell’ordine avessero interpretato diversamente il decreto. Il telefono ieri pomeriggio è così diventato bollente e tantissime sono state le domande dei cittadini che si sono trovati disorientati. La notizia di questo divieto è stata così sicuramente poco gradita a quella parte di popolazione che a più riprese ha dichiarato di attendere solo il momento di poter tornare ad acquistare fuori. Continuiamo infatti a ricevere segnalazioni da parte di cittadini che denunciano di non riuscire più a fare la spesa perché i prezzi a loro dire sarebbero di gran lunga più alti rispetto a prima. Un tema questo sul quale i fari di Ucs sono puntati da tempo anche se nella vicina Italia probabilmente le cose non vanno poi così diversamente. I costi di sanificazione e di tutte le misure di sicurezza imposti alle aziende vengono fatti inevitabilmente ricadere – almeno in parte – sul consumatore finale. Ciò purtroppo non vale solo a San Marino. Ma potrebbero esserci anche dei casi – la speranza è che siano isolati – dove il ricarico dei prezzi potrebbe non dipendere soltanto da questo o dall’aumento delle materie prime. Frattanto in deroga al provvedimento che vieta ad un sammarinese di fare la spesa fuori territorio e ad un non residente di farla da noi, è stato stabilito che i cittadini di alcuni comuni limitrofi possano rifornirsi sul Titano. Il mancato rispetto delle regole – è stato precisato in una circolare esplicativa del Congresso di Stato – “Fatto salvo che non costituiscano reato, le violazioni alle disposizioni precedenti sono punite con una sanzione pecuniaria amministrativa pari ad euro 1000,00 (mille/00) da applicarsi immediatamente all’atto dell’accertamento, con possibilità di oblazione volontaria”. Riepilogando è possibile uscire dal territorio o accedervi soltanto per ragioni di necessità, lavoro e salute. Inoltre il farlo è ‘consentito’ per far visita ai propri congiunti da intendersi per tali: “i coniugi; i partner conviventi; i partner delle unioni civili; le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo (fidanzati); i parenti fino al sesto grado (ad esempio fino ai figli dei cugini tra loro); gli affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del coniuge)”. Infine è possibile lo spostamento dal territorio di San Marino verso le sole province di Rimini e Pesaro-Urbino per: raggiungere seconde case, camper, roulotte o imbarcazioni di proprietà e solo per fini manutentivi e di riparazione necessari per la tutela delle condizioni di sicurezza e conservazione del bene. Mentre in questi ultimi casi lo spostamento potrà essere esclusivamente individuale e con obbligo di rientro in giornata presso l’abitazione di residenza, quando si tratta di far visita ad un congiunto lo spostamento può non essere individuale ma al massimo nell’autovettura è possibile essere in due. Il provvedimento vieta dunque ad una famiglia composta da più di due persone di raggiungere con lo stesso mezzo il proprio congiunto che abita fuori territorio. Ma è ovvio che una mamma che da sola va a trovare i nonni non possa, nel caso abbia più di un figlio, lasciarne uno o più a casa incustoditi e viene da pensare per logica e buon senso che quel caso rientri tra le ragioni di necessità. La circolare infine specifica che i cimiteri verranno riaperti a partire da domenica 10 maggio.

Repubblica Sm