San Marino. Violenza di genere. L’educazione, la conoscenza e l’istruzione pilastri fondamentali per impedire la prevaricazione … di Marco Severini

La tragica realtà dei femminicidi, che avvengono in numero sconcertante in tutto il mondo ogni anno, sottolinea con urgenza la necessità di intervenire in modo proattivo e sistematico per prevenire la violenza di genere. Questa esigenza impone di ribadire con forza che l’educazione delle nuove generazioni, in particolare dei maschi, deve includere una profonda comprensione e rispetto per il consenso, le emozioni, le relazioni interpersonali e la cura reciproca.

In questo contesto diventa fondamentale l’introduzione nelle scuole di un’ora obbligatoria dedicata all’educazione affettiva e relazionale. Questo non sarebbe un semplice corso aggiuntivo ma una componente essenziale del curriculum scolastico, mirato a formare individui più consapevoli, empatici e rispettosi. Attraverso queste lezioni, i giovani possono imparare a comprendere e gestire le proprie emozioni, a sviluppare relazioni sane e rispettose e a riconoscere e contrastare atteggiamenti e comportamenti tossici e discriminatori.

Oltre a ciò è imperativo che anche le famiglie svolgano un ruolo attivo in questo processo educativo. I genitori e i tutori hanno la responsabilità di essere modelli positivi per i loro figli mostrando attraverso le proprie azioni e parole il valore del rispetto reciproco, dell’uguaglianza di genere e della non violenza. Le conversazioni in famiglia dovrebbero includere discussioni su questi temi, incoraggiando i giovani a esprimere i loro pensieri e sentimenti e ad ascoltare e comprendere le prospettive altrui.

Questo sforzo congiunto tra scuole e famiglie può contribuire significativamente a creare una società più equa e sicura dove episodi di violenza di genere, come i femminicidi, diventino sempre più rari.

L’istruzione, in particolare quando inizia da giovani,  la conoscenza e l’esperienza attiva hanno il potere di trasformare le mentalità e le culture, costruendo comunità basate sul rispetto reciproco, l’empatia e la comprensione. In questo modo, possiamo sperare di vedere un futuro dove la violenza basata sul genere sia un fenomeno del passato e non una realtà quotidiana, come purtroppo sembra sia diventata.

Marco Severini – direttore GiornaleSM