Si è tenuto ieri l’incontro più atteso, quello del Fondo monetario con le opposizioni. Un incontro dal quale sarebbe emerso in prima battuta come su molte questioni i tecnici internazionali non siano stati messi appieno al corrente. In fondo un motivo c’è se per la prima volta il Fmi ha voluto confrontarsi anche con le forze di minoranza. La prima criticità sollevata resta infatti proprio la mancanza di informazioni. “Ad oggi – accusano le forze di opposizione – non sappiamo nulla dei risultati Aqr sui soggetti vigilati”. Al Fondo Monetario hanno parlato di un bilancio di Cassa “liquidatorio” diventato parte integrante del debito pubblico. Spiegata per filo e per segno dunque la vicenda Cassa di Risparmio e naturalmente anche quella relativa alla liquidazione coatta di Asset Banca. Rispetto a quest’ultima le opposizioni hanno spiegato quanto andato in scena in Tribunale con Banca Centrale – espressione dello Stato – che ha ricusato, ovvero chiesto di cambiare, un magistrato dello stesso Stato sammarinese. Fatto questo senza precedenti e come sottolineato già da alcuni avvocati, particolarmente pericoloso: se lo Stato dovesse dare l’impressione di non avere fiducia nella Magistratura, come si pretende possano averla i cittadini? Nell’incontro durato circa un’ora e mezza i tecnici hanno preso appunti. Entrando nel dettaglio, le forze di opposizione in premessa hanno illustrato al Fmi la situazione attuale del sistema, in particolare le criticità che in questo anno di certo si sono amplificate: vedi bilancio di Cassa di Risparmio, la scelta di non separare fin da subito gli Npl, di non veicolarli in una bad bank pubblica, bensì di svalutarli oltre misura all’interno del bilancio di Cassa. Ciò ha prodotto un bilancio di -534 milioni , di cui lo Stato ha dovuto garantirne la totalità ed oggi quel disavanzo per gli effetti delle garanzie dello Stato è parte integrante del debito pubblico. In merito alle possibili soluzioni è stato confermato quanto da sempre sostenuto da tutte le forze di opposizione, ovvero che la gestione degli Npl deve essere fatta con un veicolo pubblico, e soprattutto che qualsiasi decisione presa: siano indirizzi, riforme di sistema, ed eventuali richieste di finanziamento, prima dovrà essere fotografata l’intera situazione del sistema bancario. Il fatto che questa “fotografia” non sia ancora stata “scattata” dal governo lascia basito qualsiasi osservatore e si immagina sia lo stesso per quelli dell’Fmi. Gli esiti dell’Asset Quality Review sui soggetti vigilati ad esclusione di Cassa ad oggi sono ancora sconosciuti. E senza una descrizione esatta dello stato di salute di ogni banca è impossibile prendere decisioni. In merito alle riforme di sistema c’è la consapevolezza che oggi molte risorse a disposizione del bilancio dello Stato non ci sono più, basti pensare alle entrate fiscali del sistema bancario – circa 1/3 del bilancio fino a qualche anno fa – pertanto gli interventi che dovranno essere fatti soprattutto in ambito sociale, dovranno essere particolarmente prudenti affinché in nessun modo si possa mettere in discussione il livello di welfare di assistenza sociale attuale.
Repubblica Sm