Neanche il tempo di scrivere che siamo tornati ai tempi della black list e della “guerra” con l’Italia che veniamo a conoscenza di una nuova offensiva delle procure di Forlì e Milan0 contro la Repubblica di San Marino. E a dare spiegazioni non è come ci si attenderebbe il governo, ma l’opposizione, ovvero Rete. Scrive il Consigliere Matteo Zeppa su Facebook, dopo avere diffuso la documentazione che riproponiamo in pagina: ‘‘Ebbene, come detto ieri, ci si ritrova nuovamente sottoposti a richieste quantomeno strane da parte delle varie sedi della GDF, ma che guarda il caso, partono tutte nuovamente (!!) dalla Procura di Forlì, come pochi anni fa.
Ho ritenuto doveroso informare i Dicasteri delle Finanze, degli Esteri ed anche alcuni membri politici del Consiglio Grande e Generale. Che siano pochi casi o tanti, è necessario che le istituzioni del paese sappiano rispondere adeguatamente sul COME E COSA -coloro a cui è arrivata questa raccomandata- dovranno fare. Tentando di non mandare -in pochi o in tanti che siano- tutti a sentimento, ma con un iter chiaro ed univoco, e capendo anche che cosa ciò voglia dire. Queste raccomandate sono state inviate anche a nuovi cittadini sammarinesi, naturalizzati anni fa e che quindi con l’Italia -ad oggi- non hanno nulla a che fare”. Una situazione che denota come i rapporti siano tesissimi fra i due Paesi vicini. Di certo non aiuta quanto sta accadendo nel comparto finanziario: addirittura sono i giornali spagnoli ad occuparsi di arabi che rischiano di colonizzare il Titano e banche messe in liquidazione nonostante varie pronunce del Tribunale. La sensazione è che siamo solo all’inizio: i soci italiani di Asset non staranno con le mani in mano ed è probabile che le procure italiane avranno a disposizione diverso materiale da approfondire.
