Arrivata finalmente la tanto attesa Circolare “bis” dell’Agenzia delle Entrate dopo il primo provvedimento del marzo 2015 (Circolare 10/E) contenente indicazioni per orientarsi nella complessa L. 186/2014. Si tratta della Circolare 27/E, pubblicata il 16 luglio che, sotto forma di FAQ, ha l’obiettivo di dirimere i dubbi più frequenti emersi in questa prima fase applicativa della procedura di emersione e presentati da professionisti ed intermediari. Si tratta ora di capire se i questi ulteriori chiarimenti saranno sufficienti a far decollare una Voluntary ferma alle griglie di partenza, a due mesi dalla chiusura della finestra temporale prevista.
Tra i chiarimenti maggiormente caldeggiati – il primo trattato nel testo dell’Agenzia delle Entrate-, quello relativo alla emersione o meno, dunque all’attivazione o meno della procedura quanto ai delegati.
L’art. 4 del d.l. 167/1990 (decreto modificato dalla L. 186/2014), individua le categorie di contribuenti tenute agli obblighi dichiarativi in materia di monitoraggio fiscale, nel caso detengano all’estero attività finanziarie o patrimoniali, stabilendo che le persone fisiche, gli enti non commerciali e le società semplici ed equiparate ai sensi dell’articolo 5 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, residenti in Italia che, nel periodo d’imposta, detengono investimenti all’estero ovvero attività estere di natura finanziaria, suscettibili di produrre redditi imponibili in Italia, devono indicarli nella dichiarazione annuale dei redditi. Sono altresì tenuti agli obblighi di dichiarazione i soggetti indicati nel precedente periodo che, pur non essendo possessori diretti degli investimenti esteri e delle attività estere di natura finanziaria, siano titolari effettivi dell’investimento secondo quanto previsto dall’articolo 1 …. continua a leggere l’interessante articolo