San Marino. Voluntary, il governo corre ai ripari. Introdotte con l’ultimo DL del 2015 modifiche alle norme sul settore bancario.

Il 2015 verra? ricordato tra l’altro come l’anno della voluntary disclosure, la procedura di regolarizzazione dei capitali italiani detenuti all’estero non dichiarati al Fisco. Alla fine, grazie anche alla proroga dal 30 settembre al 30 novembre, sono stati fatti riemergere circa 60 miliardi di euro di cui circa 16 miliardi sono rientrati fisicamente in Italia.

Secondo i dati del Mef da San Marino sono stati “scudati” 1.131.580.366 euro pari all’1,9% del totale anche se non e? ancora chiaro quanti di questi usciranno fisicamente dalle nostre banche. Decisivi saranno i prossimi mesi.

Non e? un caso dunque che l’ultimo atto legislativo del governo sammarinese per il 2015 sia un Decreto legge che riguarda proprio la materia bancaria.

Si tratta del Decreto – legge 30 dicembre 2015 n.198 “Disposizioni urgenti in materia di operativita? finanziaria” predisposto dalla segreteria di Stato alle Finanze. Come spiega il segretario Gian Carlo Capicchioni nella relazione allegata al testo, il Decreto “contiene disposizioni eterogenee nell’oggetto ma coordinate nel fine comune di salvaguardare il livello di liquidita? delle imprese finanziarie, e in particolare delle banche, anche favorendo la liquidabilita? dei loro attivi di bilancio e la possibilita?, da parte della Banca Centrale della Re- pubblica di San Marino, di attuare al bisogno interventi con finalita? redistributive”.

Capicchioni quindi spiega che “l’urgenza del provvedimento, alla base della scelta dello strumento legislativo, risiede, da un lato, negli effetti attuali e prospettici sulla liquidita? bancaria del provvedimento italiano cosiddetto di “voluntary disclosure”, dall’altro lato, nelle iniziative gia? in campo per l’emissione di titolo di stato in regime di dematerializzazione”.

Motivazioni espresse ancor piu? chiaramente nell’intestazione del Decreto dove si annuncia in primo luogo “la necessita? di aggiornare
la legislazione finanziaria sammarinese attraverso la previsione di nuovi strumenti contrattuali tra operatori professionali e la semplificazione delle procedure di recupero dei crediti e di escussione delle garanzie ricevute, al fine di una maggiore liquidabilita? degli attivi di banche, societa? finanziarie e societa? di gestione”. L’altra necessita? e? “l’urgenza di dotare il sistema bancario sammarinese degli strumenti giuridici di cui sopra in tempo utile rispetto alle straordinarie iniziative estere che potrebbero creare turbativa alla sua liquidita? e richiedere quindi interventi tempestivi di sostegno, anche con finalita? ridistributive, da parte della Banca Centrale della Repubblica di San Marino”.

Il provvedimento si compone nella pratica di due articoli.

Il primo regolamenta la “dematerializzazione dei titoli”, aprendo tale possibilita?, in deroga ai vincoli posti dalla legge sulle societa? in tema di emissione obbligazionarie, a tutte le imprese finanziarie, oltre che allo Stato e alla Banca Centrale e prevedendo all’uopo sia il ricorso a “depositari centralizzati”, nazionali o esteri, sia il mantenimento della centralizzazione presso l’emittente, se gia? autorizzato alla prestazione di servizi di investimento.

Il secondo apporta alcune modifiche mirate alla Legge n.165/2005. In particolare la riserva obbligatoria viene resa “ancor piu? funzionale e duttile rispetto alle esigenze di sistema rilevate, tempo per tempo, dall’autorita? di vigilanza”. La riserva, riporta l’articolo, deve essere “un deposito vincolato pari all’otto per cento dell’importo complessivo di raccolta diretta, inclusa quella interbancaria”.

Viene quindi modificato l’articolo 5 (raccolta del risparmio), “per aggiornarne i contenuti rispetto alla futura raccolta ‘postale’ e agli specifici poteri regolamentari di Banca Centrale anche in tema di emissione titoli in regime di dematerializzazione e anche in deroga alla Legge sulle Societa? per i titoli emessi da soggetti autorizzati”. Infine viene modifica l’allegato 1 (attivita? riservate) “per includervi e definire, coerentemente alle innovazioni introdotte in tema di dematerializzazione titoli, l’attivita? riservata di ‘servizio di deposito centralizzato di strumenti finanziari’”.

Davide Giardi, La Tribuna