Non si placano, in Repubblica, le polemiche circa il video riguardante il presunto voto di scambio (diffuso sabato dal sito “giornalesm.com”) che coinvolgerebbe i consiglieri del Partito Socialista Simone Celli, Alessandro De Biagi e Alessandro Mancini. Dalle immagini, in estrema sintesi, si parla di “cento euro a voto, il consolato della Libia in cambio di cento voti”. In attesa che la magistratura accerti se si tratti di una semplice goliardata o della pura verità ieri, come preannunciato domenica, i tre esponenti del garofano hanno depositato alla cancelleria penale del Tribunale un esposto “al fine di accertare – hanno spiegato – eventuali profili di responsabilità penale” in relazione al suo contenuto. I tre consiglieri si sono detti “certi della correttezza del proprio operato e desiderosi di tutelare la loro immagine e la loro onorabilità”. Con tale atto hanno dunque inteso “fare piena luce sulla vicenda, rimettendo ogni giudizio alla magistratura sammarinese, verso la quale si nutre totale rispetto ed incondizionata fiducia”. Non solo, Celli, De Biagi e Mancini hanno ribadito di aver agito “nel rispetto delle normative vigenti, in quanto appare evidente il contesto del tutto informale ed ironico in cui si verifica l’episodio oggetto della registrazione, che nulla ha a che vedere con una trattativa configurabile come voto di scambio”.
NQRimini
