”Non ho assolutamente intenzione di uscire né dal’Upr, né dal gruppo consiliare”. Una smentita da parte di William Giardi quindi di quello che era già stato descritto come un addio dall’UPR e l”ipotesi di una sua presenza in Consiglio come indipendente.
“In questi giorni – spiega – sono state fornite alla stampa e all’opinione pubblica una serie di imprecisioni”. Certamente sono “in corso” chiarimenti all’interno nel partito, conferma. “Si è parlato di risse, porte sbattute, urla – precisa – ma se ci sono state non sono avvenute da parte mia”.
Diversamente, “ci sono state discussioni inerenti non alla linea del partito – puntualizza – ma alla gestione interna, sollevate da me con pacatezza e che hanno suscitato reazioni inaspettate da parte in particolare di Podeschi”.
Giardi assicura che sia durante il direttivo che dopo ha dato la sua disponibilità a ricucire la situazione. Ora però chiede “chiarimenti”, non solo con il consigliere veramente dimissionario, ma anche con il direttivo del partito. “Qualcuno – la- menta infatti – si è preoccupato di dare in tempo reale informazioni sulle mie ipotetiche dimissioni, che erano solo il frutto di un ragionamento interno del nostro gruppo”. La Serenissima