Giovanni Zonzini, Rete in Comma Comunicati al CGG di ieri: ‘‘Mio malgrado devo inserirmi nella querelle ‘vaccini -3^ dose’. Leggiamo ‘è chiaro che i sammarinesi dovranno fare da cavie con la terza dose di un vaccino approvato da Ema, se vorranno circolare in Italia’. Non è un comunicato stampa di un’associazione complottista no vax, ma della più importante forza politica di opposizione, Libera, che anche nel suo giornale parla di cocktail vaccinale…. Che dire? Avete ragione ci siamo piegati a diktat italiano come Germania, Austria, Francia, Ungheria..tutti hanno deciso per la terza dose…tutti si sono sottomessi ai diktat italiani. Al di là dell’opportunità di una forza politica che spaventa i cittadini sulla terza dose e in prima pagina parla di coktail vaccinali e parla di ‘fare da cavie’, forse volete ridurre l’efficacia della campagna vaccinale. Quando poi si dice che si fa la terza dose per circolare in Italia, per l’incapacità politica nostra….anche un cittadino di uno Stato più grade del nostro, se vuole circolare in Italia, deve rispettare i requisiti del green pass. Noi inviteremo i cittadini alla terza dose non per il green pass, ma per motivi sanitari, gli stessi che stanno muovendo tutti gli altri paesi. Sulla Finanza pubblica che ha uno sbilancio per 70 mln di euro, ci sono interessi da pagare 20-30 mln di euro l’anno e ancora non sono stati approntati interventi correttivi di cui il Paese ha bisogno. Quando il nostro Paese si indebita sul mercato estero, si trova come un agente privato sul mercato. La nostra situazione non è così drammatica, l’industria regge, la questione è più politica: decidere come finanziare cittadini con la fiscalità generale o fare pagamenti in base alle prestazione. Io sono per la prima ipotesi. (…) Dire
