Era il 22 aprile del 1985 quando, per la prima volta dopo 32 anni di silenzio forzato, una voce sammarinese risuonò attraverso il piccolo schermo. Quel giorno andava in onda la prima edizione del Tivù Giornale, il primo telegiornale confezionato interamente nella Repubblica di San Marino. Una data spartiacque che ha segnato l’inizio della storia dell’informazione televisiva del Titano, preludio alla nascita, sei anni più tardi, della San Marino RTV.
Un debutto che ha cambiato la storia
Quel notiziario fu il risultato di un coraggioso superamento del veto contenuto nella convenzione radiotelevisiva del 1953 con l’Italia, che vietava a San Marino la trasmissione autonoma di contenuti radio e TV. Con la fine del monopolio Rai, il governo sammarinese dell’epoca – una coalizione di socialisti, socialisti unitari e comunisti – decise di sfidare quel vincolo. Nacque così il progetto editoriale diretto da Michele Bovi, all’epoca alla guida del Corriere di Romagna, che portò alla realizzazione di due edizioni quotidiane trasmesse tramite gli impianti di Tele Romagna, e registrate nella redazione di Cailungo.
I pionieri di un sogno
Dietro le quinte e davanti alla telecamera, lavoravano molti di quelli che avrebbero poi scritto la storia dell’informazione sammarinese. Da Sonia Tura, Sergio Barducci, Rosa Michelotti e Palmiro Faetanini, ai tecnici Danilo Berardi, Carlo Brenda, Marco Cardinali, Flavio Pelliccioni, Maurizio Zannoni. Alla conduzione si alternavano Giovanni Zangoli (poi giornalista per il Resto del Carlino) e Elsa Mazzolini, seguiti da Carlotta Piombini e, occasionalmente, dal comico Maurizio Ferrini.
Il Tivù Giornale fu anche fucina di giovani talenti: Sabina Guzzanti, Angelo Gianstefani, Nadia Giovagnoli, Andrea Della Balda, solo per citarne alcuni, diedero i loro primi contributi all’informazione televisiva da qui. La direzione tecnica era affidata a Maurizio Faetanini, mentre Paola Martelli gestiva l’amministrazione.
Un evento seguito da tutta Italia
La prima edizione del telegiornale attirò l’attenzione dei maggiori media italiani: La Repubblica, La Stampa, Il Tempo, e la rivista specializzata Millecanali, dedicarono ampi spazi a quella che fu percepita come una vera conquista di libertà d’espressione. Due giganti del giornalismo italiano – Mimmo Scarano e Ugo Zatterin – furono chiamati a collaborare per la programmazione. Proprio Zatterin introdusse Michele Bovi nella redazione del Tg2, dove Bovi approdò in Rai nel 1987.
Il nucleo di giornalisti e tecnici del Tivù Giornale fu l’embrione da cui nacque, nel 1991, San Marino RTV, l’emittente di Stato frutto dell’accordo radiotelevisivo con l’Italia.
Quarant’anni dopo: un archivio di emozioni
Per celebrare i 40 anni dalla prima edizione, il canale YouTube Tivù Giornale pubblicherà una selezione dei servizi andati in onda tra il 1985 e il 1986. Tra questi, spiccano:
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Casinò o Casisì (23 aprile 1985): uno speciale dedicato alla possibile riapertura della casa da gioco, con interviste a politici e imprenditori dell’epoca.
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Grandi fiori senza stelo (1986): un servizio sull’handicap, con testimonianze toccanti di artisti, politici e giornalisti che hanno superato situazioni di svantaggio. Titolo e colonna sonora firmati Tonino Guerra e suo figlio Andrea.
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Il Titano si specchia nella laguna (1984): l’incontro tra arte sammarinese e Biennale di Venezia.
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Zolfo e acqua santa (1985): un’inchiesta su presunti culti satanici in Romagna, tra psicanalisi ed esorcismo.
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Intervista a Tonino Guerra (1985): il poeta protagonista della rassegna “Evviva il Cinema” a San Marino.
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Cagliostro a San Marino (luglio 1985): un’incredibile caccia ai resti del conte di Cagliostro, tra chiaroveggenti, cronisti e un teschio misterioso diventato… fermacarte.
Dal silenzio al racconto: quarant’anni fa San Marino conquistava il diritto a raccontarsi al mondo. Oggi, quelle immagini tornano a vivere, ricordandoci quanto la libertà d’informazione sia un bene prezioso.