
(ANSA) – RIMINI, 19 SET – Il 19 settembre 1995 San Patrignano
perdeva il suo fondatore, Vincenzo Muccioli. Nel giorno del
ricordo, come da tradizione,questa mattina tutta la Comunità ha
sospeso le attività per partecipare alla Messa officiata da don
Fiorenzo, parroco di San Patrignano, nell’auditorium del centro
di recupero dove quest’anno, a causa delle restrizioni anti
Covid non hanno potuto partecipare gli ospiti esterni. Tutti
presenti invece i 1.200 ragazzi e ragazze della comunità, i
volontari e gli educatori che portano avanti l’impegno del
centro di recupero.
“Durante la pandemia San Patrignano è stata capace di
rimanere salda, unita, continuando a vivere con attenzione gli
uni verso gli altri”, ha sottolineato don Fiorenzo, che durante
l’omelia ha riflettuto su come Muccioli abbia creduto sempre che “ogni persona, anche la più disturbata, la più faticosa, sia un
dono e meriti rispetto”. Accompagnata dalle musiche e dalle voci
del coro gospel Sanpa Singers, la funzione è stata integrata da
contributi video per raccontare la lunga storia di San
Patrignano e del suo fondatore.
Sanpa oggi continua ad ispirarsi ai valori incarnati da
Muccioli, nella lotta contro l’emarginazione e nella speranza di
un recupero vero, continuando ad essere per la società, come lui
diceva, “non una città ideale, ma rimanendo sempre un luogo di
passaggio, in cui gli uomini che la società ha considerato
rifiuti, gli emarginati, i disadattati, possano imparare a
praticare la libertà dei cittadini, per tornare ad essere
elementi positivi in quella stessa società che li aveva
rifiutati e avvelenati”. (ANSA).
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