Scadono a mezzanotte i termini per inviare online la documentazione. Alle 13 di oggi da Rimini erano arrivate al Ministero dell’interno 1829 domande di regolarizzazione a fronte di 2168 moduli richiesti.
La provincia è quinta in regione dopo Bologna e Modena (che figurano anche nel top 10 nazionale), Reggio Emilia e Parma. Nella classifica nazionale, Rimini è quarantesima per moduli richiesti e 38ma quelli ultimati.
In provincia, sono oltre 200 i datori di lavoro che hanno inviato la domanda tramite le Acli. La maggioranza, per extracomunitarie ucraine e moldave, prima e terza nazionalità anche a livello nazionale.
Molti di più si erano rivolti al patronato per chiedere informazioni ma poi non hanno ultimato la pratica. Oltre alla mancanza di requisiti ci sono anche ragioni di natura economica: il contributo forfettario di 500 euro copre solo i contributi da aprile a giugno. Ora bisognerà versare anche quelli da luglio al giorno di accettazione della domanda.
I dati sono arrivati finora direttamente al ministero, che ora li smisterà alle Prefetture locali per i colloqui. Uno strumento positivo secondo le Acli quello della sanatoria. Che però non può restare un tantum. Considerata l’età avanzata della gran parte delle persone che chiedono assistenza, presto le badanti tornano sulla piazza.
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