
(ANSA) – BOLOGNA, 20 NOV – Nella notte tra il 20 e il 21
ottobre al Policlinico Sant’Orsola di Bologna è stato eseguito
contemporaneamente un doppio trapianto di polmone bilaterale. Un
centinaio di professionisti dell’Irccs Azienda
Ospedaliero-Universitaria, impegnati nell’arco di 24 ore e
divisi in quattro equipe, in collaborazione con il Centro
riferimento trapianti Emilia-Romagna, nonostante la gestione
dell’emergenza sanitaria hanno sottoposto all’intervento una
62enne con una grave forma di fibrosi polmonare, che aveva
saltato una chiamata per il trapianto per avere contratto il
coronavirus, e un 43enne affetto da una malattia autoimmune che
ha portato a un’insufficienza respiratoria acuta che ha reso
necessaria l’assistenza con il sistema di ossigenazione
extracorporea (Ecmo).
I dettagli degli interventi, eseguiti nella stessa notte in
cui stati portati a termine in successione due trapianti di
fegato, sono stati illustrati in videoconferenza stampa.
“Durante questa seconda ondata di contagi da coronavirus – ha
commentato Chiara Gibertoni, direttore generale Irccs Azienda
Ospedaliero-Universitaria – cerchiamo di fare coesistere i
pazienti affetti dal virus con gli altri, non vogliamo fermare
le altre attività. Il Sant’Orsola è impegnato con più di 200
posti letto, molti di questi per un livello di intensità elevato
dedicato al Covid. Durante la prima ondata abbiamo cercato di
evitare di limitare i trapianti, ma il padiglione 23, dedicato a
questi interventi, era stato convertito per ospitare pazienti
Covid. Ora siamo riusciti a evitarlo grazie all’attivazione di
posti letto per la terapia intensiva nel padiglione 25”. (ANSA).
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