
(ANSA) – MILANO, 24 GEN – “No alla creazione del ghetto
degli anziani inguaribili””; questa la richiesta, l’appello,
inviato stamattina ai presidenti e ai capigruppo dei due rami
del Parlamento dal Cdsa, il Coordinamento per il diritto alla
sanità delle persone anziane malate non autosufficienti), a cui
aderiscono comitati, associazioni e sindacati di base, fra cui
Medicina Democratica. La richiesta è fermare l’iter del Ddl
delega sulle politiche in favore delle persone anziane,
approvato il 19 gennaio scorso dal Consiglio dei Ministri.
“Chiediamo che si apra immediatamente un confronto nel
merito di un provvedimento che di fatto discrimina gravemente
milioni di italiani, colpevoli soltanto di essere anziani e non
autosufficienti, staccandoli dal Servizio sanitario nazionale e
dal corpo vivo della società e relegandoli in un vero e proprio
ghetto degli anziani inguaribili, da cui non c’è ritorno”, hanno
dichiarato Laura Valsecchi, Medicina Democratica e Maria Grazia
Breda, Fondazione Promozione Sociale, referenti del Cdsa. “Con
la creazione di un sistema separato quale sarebbe il cosiddetto
Servizio nazionale assistenza anziani, Snaa, verrebbe negato loro il diritto alla tutela della salute, come sancito per tutti
i cittadini italiani dagli art. 32 e 38 della Costituzione, nei
rispettivi ambiti sanitario e sociale, e dalla legge 833 del
1978, istitutiva del Ssn”.
L’approvazione del Ddl da parte del Consiglio dei Ministri “è in continuità con quanto già avviato dal Governo Draghi, a cui
si aggiunge il fatto che il Governo Meloni propone al Parlamento
la cancellazione della indennità di accompagnamento, sostituita
con prestazioni sociali non garantite e gestibili da operatori
privati”. Il Cdsa “respinge con forza l’ipotesi della creazione
di un sistema sanitario e assistenziale destinato esclusivamente
alla popolazione anziana non autosufficiente, che sarebbe
parallelo al Servizio Sanitario Nazionale ma senza le tutele
universalistiche”. (ANSA).
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