Conferenza stampa ieri per Libera. Dal partito viene dato atto che emergono segnali di cambiamento nella gestione della sanità sammarinese e una possibile convergenza di intenti tra maggioranza e opposizione.
“Negli ultimi anni, i cittadini sammarinesi hanno assistito impotenti a un progressivo declino della medicina di base sul territorio e alla precaria situazione dei servizi sanitari, con una continua attribuzione di responsabilità che ha lasciato l’opinione pubblica perplessa” tuona il Segretario politico, Matteo Ciacci.
E se i cambiamenti sono arrivati, Libera rivendica il grande impegno messo in campo:
“Un segnale di cambiamento è arrivato grazie all’impegno dei cittadini che hanno aderito in massa alla nostra raccolta firme per chiudere la Centrale Operativa Territoriale (Cot), raccogliendo oltre 4000 firme. Questo successo ha spinto la Segreteria Sanità a cambiare rotta e ad abbracciare la proposta di Libera sull’introduzione dell’infermiere di famiglia” spiega ancora Ciacci.
L’obiettivo è quello di creare un punto di riferimento diretto per i pazienti, potenziando il ruolo del medico e dell’infermiere di famiglia. La nuova direzione mira a offrire prestazioni sempre più individualizzate, domiciliari e basate su relazioni personali e conoscenza approfondita del paziente.
Ciacci, al tavolo con Dalibor Riccardi, Vladimiro Selva e Guerrino Zanotti, sottolinea che questa iniziativa rappresenta una priorità per la cittadinanza, indipendentemente dalle considerazioni politiche. Saranno valutati i risultati concreti che la nuova visione porterà.
Valdimiro Selva ha esortato inoltre a fare di più per il problema delle liste d’attesa che spingono, chi ne ha la possibilità economica, verso il privato: “la sanità – afferma – non deve essere un lusso”. “Gli operatori della Cot – aggiunge Guerrino Zanotti – verranno trasferiti ai centri sanitari e questo avvicina i pazienti al proprio medico e al proprio infermiere. Chiediamo alla dirigenza della sanità e al Segretario Mularoni di proseguire su questa strada e di dare maggiore peso alla prevenzione, che riteniamo il pilastro della sanità”.
Criticato da infine da Libera il progetto del nuovo ospedale come una spesa eccessiva senza una chiara visione di contenuti. Il partito invece punta ad una medicina più vicina al territorio, con servizi domiciliari avanzati. Altre sfide riguardano la riduzione delle liste d’attesa e la risoluzione delle problematiche legate agli aspetti previdenziali, alle condizioni economiche e alle normative dei professionisti medici, nonché ai rapporti con l’Italia.
La Serenissima