Sanità, per il nuovo ospedale di Piacenza altri 10 milioni di euro: il Governo dice sì alla richiesta della Regione

Bonaccini - visita ministro Speranza Piacenza 16 ottobreAltri 10 milioni di euro per il nuovo ospedale di Piacenza. Per farne una struttura ancor più innovativa ed ecologica, grazie a interventi di efficientamento energetico (impianto fotovoltaico, coibentazione dei muri esterni, ecc.) che le nuove risorse renderanno possibili.

Risorse che saranno messe a disposizione dal Governo, d’accordo nell’accettare la richiesta dei nuovi fondi arrivata dalla Regione. Un via libera che andrà così ad aumentare il pacchetto di 20 milioni stanziati solo poche settimane fa dall’esecutivo per il nosocomio previsto nel capoluogo emiliano – un investimento da oltre 156 milioni di euro –, incremento che dovrà essere ratificato in Conferenza Stato-Regioni così come avvenuto per i fondi precedenti.

La notizia è arrivata oggi nel corso della visita agli ospedali di Piacenza e provincia del ministro della Salute, Roberto Speranza, insieme al presidente della Regione, Stefano Bonaccini.

L’ospedale di Fiorenzuola d’Arda, quello di Castel San Giovanni, quello di Bobbio e, infine, quello di Piacenza, sono state le tappe toccate nel territorio. Appuntamenti utili anche a fare il punto sul programma di interventi, definiti assieme agli amministratori locali, che riguarderanno il potenziamento della rete sanitaria provinciale: piccoli ospedali, Case della salute, nuove tecnologie. Lavori la cui copertura finanziaria è data dai 20 milioni garantiti dal Governo a inizio settembre, che permettono alla Regione di stornare una cifra di pari importo dal progetto del nuovo Ospedale del capoluogo emiliano a favore, appunto, dei servizi territoriali, per potenziare i servizi a favore di cittadini e utenti. In un’area che è stata la più colpita dalla pandemia in Emilia-Romagna.

Col ministro Speranza e il presidente Bonaccini, presenti l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, la presidente della Provincia (e sindaco di Piacenza), Patrizia Barbieri, e il direttore generale dell’Azienda Usl di Piacenza, Luca Baldino.

Gli interventi da 20 milioni per la rete sanitaria piacentina

Castel S. Giovanni (Pc), ospedaleQuesti alcuni tra gli interventi più significativi che saranno realizzati con i 20 milioni di euro a favore della rete sanitaria provinciale, a partire dagli ospedali minori e dai servizi territoriali. 

Tre milioni di euro sono destinati alla realizzazione del nuovo Pronto soccorso dell’ospedale di Castel San Giovanni.

1,5 milioni di euro serviranno a completare la parte a rustico della Casa della Salute di Fiorenzuola d’Arda (ex Municipio), mentre 1 milione verrà utilizzato per investimenti in tecnologie biomediche per l’apertura del Blocco B dell’ospedale, sempre di Fiorenzuola.

3,2 milioni di euro serviranno per l’ampliamento e il potenziamento dell’ospedale di Bobbio, con la creazione anche del nuovo parcheggio.

E ancora, 1 milione sarà utilizzato dall’Azienda Usl per lo sviluppo della telemedicina e la dotazione tecnologica a livello territoriale.

I rimanenti 10,3 milioni di euro sono destinati all’attuale ospedale di Piacenza, per ammodernarlo e riqualificarlo in attesa della costruzione del nuovo nosocomio.

Completa il quadro della sanità piacentina un’altra serie di interventi – già finanziati, con risorse statali e regionali – dal valore complessivo di 35,6 milioni di euro. È già stato avviato l’adeguamento strutturale e il rinnovo funzionale del Blocco B dell’ospedale di Fiorenzuola d’Arda (11,5 milioni di euro). Gli altri lavori (dalla nuova Casa della Salute di Lugagnano a quella di Bettola, al Centro Paralimpico di Villanova sull’Arda) sono a diversi livelli di progettazione.

Terapia intensiva, Emilia-Romagna vicina all’obiettivo dei 641 posti letto

La visita del ministro è stata anche l’occasione per fare il punto sulle terapie intensive: l’Emilia-Piacenza, ospedale, posto letto terapia intensivaRomagna è ormai prossima al raggiungimento dell’obiettivo chiesto alle Regioni dal ministero della Salute dopo la diffusione della pandemia, definito sulla base del rapporto tra numero di cittadini e posti letto (14 posti ogni 100mila abitanti).

Nella nostra regione, infatti, i posti di terapia intensiva dovranno essere 641 e sono già 618, con i rimanenti in fase di realizzazione.

Prima dell’arrivo del Coronavirus, da Piacenza a Rimini ne erano disponibili 449, a cui se ne sono aggiunti altri 146 che rientrano nel cosiddetto Covid Intensive Care, l’hub regionale e nazionale di terapie intensive realizzato in pochi mesi in estate, per un investimento di 26 milioni di euro, 5 dei quali dalla campagna di raccolta fondi regionali “Insieme si può” lanciata a sostegno della sanità pubblica dell’Emilia-Romagna, a disposizione dell’attività ordinaria e immediatamente attivabili qualora dovesse servire. Si trovano nell’Ospedale Infermi di Rimini (36 nuovi posti letto di terapia intensiva), al Policlinico Sant’Orsola (14) e all’Ospedale Maggiore di Bologna (34), al Policlinico di Modena (30), all’Ospedale Civile di Baggiovara (18), all’Ospedale Maggiore di Parma (14).

A questi si aggiungono altri 25 posti letto a Piacenza (di cui 19 di semi-intensiva subito convertibili per intensiva se necessario), inaugurati il 1^ ottobre, che a regime saranno 31.

Nel periodo del picco epidemico, grazie al programma regionale di rafforzamento e integrazione della rete di terapia intensiva, in Emilia-Romagna i posti disponibili erano 690, di cui 573 dedicati a pazienti Covid, poi in parte riconvertiti a posti ordinari.


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