Sanità, posata la prima pietra del Centro Oncologico di Parma: un’unica casa di accoglienza, assistenza e cura per i pazienti

Posa prima pietra Centro oncologico Parma 19 02 2021 Bonaccini DoniniCon la posa della prima pietra, oggi, il Centro oncologico di Parma diventa realtà. Ad accompagnare questo gesto i protagonisti, dai professionisti della sanità ai rappresentanti delle istituzioni, che hanno reso possibile un primo, importante traguardo: costruire un’unica casa per i pazienti oncologici di Parma che andrà a rafforzare l’integrazione delle funzioni ospedaliere e dei servizi sul territorio.

Il progetto diventa dunque concreto, grazie ad un’intera comunità che gli ha dato fiato e gambe, alimentando un sostegno che si è diffuso tra la cittadinanza, le associazioni, le aziende. Un abbraccio corale per testimoniare che le idee, nate in questo caso dall’esigenza di integrare i percorsi di cura oncologici, stanno andando lontano grazie alla partecipazione e al coinvolgimento dell’intera comunità.

Alla posa della prima pietra hanno partecipato anche il presidente Stefano Bonaccini e l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, che successivamente hanno visitato il punto vaccinale dell’Ospedale Maggiore e il Pala Ponti, palestra che il Comune ha concesso all’Ausl di Parma per farne un’ulteriore sede di vaccinazione contro il Covid-19.  

Come sarà il Centro

La nuova struttura sorgerà all’ingresso di via Volturno dell’Ospedale Maggiore, a fianco della Torre delle Medicine alla quale sarà collegata attraverso percorsi interni.  Il Centro Oncologico si svilupperà su 6 piani e ospiterà la Radioterapia, l’Oncologia medica con l’area prelievi e ambulatoriale (ex day hospital) e il reparto di degenza. In totale oltre 9.000 metri di superficie lorda, con un raddoppio delle aree attualmente a disposizione delle singole strutture.

I due piani semi-interrato e zero saranno dedicati alla Radioterapia con 3 grandi locali per i trattamenti oncologici ad alta tecnologia e spazi di supporto per la diagnosi e la preparazione dei pazienti, per salire con gli ambulatori e gli studi medici, i laboratori e gli spogliatoi del personale.

Il primo piano rappresenterà l’ingresso vero e proprio del Centro Oncologico con un collegamento diretto al parcheggio di Via Abbeveratoia. Quest’area sarà dedicata all’accoglienza con servizi per gli utenti, spazi a disposizione delle associazioni di volontariato, sala d’attesa e un’aula polivalente. Il fronte ovest ospiterà gli studi medici di oncologia.

Il secondo e terzo piano fuori terra saranno invece dedicati all’attuale Day hospital oncologico con gli ambulatori per le visite oncologiche e i prelievi a cui gli utenti accederanno da un’ampia sala d’attesa (al secondo piano) e gli ambulatori per le terapie oncologiche e gli studi medici, oltre alla Breast Unit, struttura dipartimentale interaziendale dedicata alla cura del tumore al seno che sarà parte integrante del nuovo Centro. Il secondo piano sarà collegato alla Galleria della Torre delle Medicine e quindi all’ingresso ospedaliero di via Volturno. Il quarto piano ospiterà la degenza di Oncologia.

L’impresa costruttrice avrà 3 anni di tempo per ultimare l’edificio, che quindi è atteso per l’autunno del 2024. Nel frattempo sono già partite le opere di cantierizzazione per la realizzazione del parcheggio dedicato (ulteriori 200 posti auto rispetto all’esistente) con la demolizione della ex scuola infermieri che si affacciava su via Abbeveratoia e la realizzazione della nuova strada per garantire i percorsi ospedalieri interni di servizio.

I finanziamentiParma, Donini a posa prima pietra oncologia 19-02-21

L’importo delle opere, pari a 14milioni e 200mila euro, è finanziato da Stato, Regione Emilia-Romagna, Fondazione Cariparma e Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. In particolare 5 milioni sono finanziati dal Programma straordinario di investimenti in sanità, sottoscritto tra Ministero della Salute, Ministero dell’Economia e Finanze e Regione); 3 milioni sono messi a disposizione da Fondazione Cariparma che sostiene il Centro oncologico con ulteriori 2 milioni per le attrezzature; il rimanente è finanziato attraverso un mutuo attivato con Cassa Depositi e Prestiti e un mutuo aziendale.


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