
(ANSA) – BOLOGNA, 18 SET – Un’operazione più veloce, sicura e
personalizzata per risolvere il problema del ginocchio varo,
quello che determina le cosiddette gambe storte a ‘o’, e che
comporta anomalie di carico durante il cammino e situazioni di
dolore acuto in cui è indispensabile intervenire chirurgicamente
con una osteotomia valgizzante. La nuova pratica clinica è in
fase di sperimentazione, la prima al mondo, all’Istituto
Ortopedico Rizzoli di Bologna, e mira a introdurre nella pratica
chirurgica comune l’utilizzo di un sistema di pianificazione e
produzione 3D con guida di taglio e placca di fissazione
realizzate in modo personalizzato per ogni singolo paziente.
Il trattamento consente di riallineare il ginocchio,
ritardando o anche evitando chirurgie successive, più invasive e
costose. “Noi prendiamo la Tac di un paziente con un problema
alla gamba e la mandiamo all’Università di Bath, in Inghilterra,
partner del Rizzoli in questo studio – spiega all’ANSA il
professor Stefano Zaffagnini, direttore della Clinica 2 del
Rizzoli – poi loro costruiscono un modello in 3D sul quale
facciamo le nostre correzioni e ci viene nuovamente
riconsegnato. Alla fine otteniamo la placca personalizzata, la
mascherina di taglio e le viti che dobbiamo solo applicare.
L’intervento dura una ventina di minuti, è meno invasivo e la
placca si adatta meglio al paziente”.
Per la prima volta è stata avviata una sperimentazione in cui
si sono progettate guide e placche specifiche per i pazienti
coinvolti. Ad oggi il professor Zaffagnini ha operato al Rizzoli
i primi quattro pazienti sui 25 inclusi nel trial. Entro Natale
sono programmati tutti gli altri interventi. “Confidiamo che al
termine del trial potrà diventare una prassi consolidata –
auspica Zaffagnini – pronta per essere offerta come possibilità
di cura a tutti i pazienti, e non solo in un Istituto di ricerca
specialistico come il Rizzoli ma in ogni ospedale”. (ANSA).
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