Sanità romagnola, approvate Linee di Indirizzo per la riorganizzazione Ospedaliera

Una importante tappa per dare corso al progetto di Ausl Romagna. Lunedì mattina infatti, la Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria di Ausl Romagna (composta dai 73 Sindaci della Romagna, quasi tutti presenti all’incontro, ha approvato, con un solo voto contrario (quello del Comune di Bellaria-IgeaMarina), il documento sulle “ Linee di indirizzo per la riorganizzazione ospedaliera”. “Un passo di grande valore politico”, come sottolineato dai numerosi interventi di Sindaci che si sono succeduti nel corso dell’incontro, che definisce la cornice sulla quale costruire il futuro dei servizi ospedalieri e del territorio dell’Ausl Romagna e che, per la prima volta, rappresenta il vero atto di identità di un soggetto che esprime un sentire comune e collettivo e non più la sommatoria di 4 ex aziende.

Nel corso della presentazione di sintesi del documento, il direttore generale di Ausl Romagna, Marcello Tonini, ha ripercorso l’importante lavoro di confronto avviato in questi mesi con le istituzioni locali e le organizzazioni sindacali, che ha permesso di trovare quel giusto equilibrio di sintesi fra le proposte di modifica avanzate dai territori e la necessità di rispondere alla normativa di legge, del decreto Balduzzi. E’ un importante punto di partenza che ci permetterà di sviluppare e mettere a punto, all’interno di una visione condivisa, anche quegli aspetti che sino ad ora non potevano ancora trovare all’interno del documento soluzioni definitive, quali ad esempio lo sviluppo delle politiche sanitarie territoriali (cure intermedie) e l’assetto della distribuzione dei servizi di Emergenza Urgenza, perché necessitano di analisi più approfondite.

Importante riconoscimento e ringraziamento al lavoro svolto in questi mesi e al risultato di sintesi prodotto, è stato espresso all’Azienda ed a tutti i sindaci, da Paolo Lucchi, presidente della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria della Romagna. “La condivisione attorno al documento di cornice della nostra sanità del futuro, espressa in modo così chiaro e netto da tutti i Sindaci della Romagna, ci rafforza nella convinzione che quando si è capaci di uscire dai particolarismi e si affrontano i problemi in una ottica di visione complessiva, si possono trovare le risposte giuste per garantire e migliorare la qualità dei servizi garantiti ai nostri cittadini, nell’ambito di una sanità come la nostra, non a caso ritenuta la migliore in Italia e tra le migliori in Europa. Abbiamo gettato le basi giuste e dovremo proseguire, sempre con questo spirito, ad affrontare le sfide successive”.

Ma il lavoro dei Sindaci romagnoli sulla sanità è destinato a non fermarsi. Infatti, l’Ufficio di Presidenza della Conferenza incontrerà le organizzazioni sindacali nei prossimi giorni ed il 30 gennaio sarà convocata una Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria, per l’approvazione del documento sulla rete oncologica romagnola.

Per il territorio riminese il riordino implica che il repart di Fisiopatologia della Riproduzione, attualmente al “Cervesi” di Cattolica, verrà trasferito a Rimini. Il passaggio avverrà con il completamento del Dea (il palazzetto delle emergenze), presumibilmente entro un anno, dove all’ultimo piano sarà ospitato tutto il dipartimento “Materno Infantile” (Ostetricia, Ginecologia, Tin, Chirurgia Pediatrica). Per quanto riguarda il “Franchini” di Santarcangelo, invece, la Chirurgia Senologica rientrerà nell’Unità Operativa di Forlì e, nella città clementina, ci sarà una struttura semplice con il Primario che sarà a Forlì. Rimini Today