“Un ospedale e? efficiente non in base alla struttura ma ai servizi in grado di offrire”.
Eppur si muove”, il riferimento e? alla Sanita?, meglio all’intero assetto medico dell’Ospedale.
Infatti da qualche tempo sulla situazione dell’iss tutto tace anche se la situazione non e? ancora stabilizzata, quindi in un lento movimento non percepibile da chi non vive all’interno del settore.
Neppure l’iniziativa del segretario Francesco Mussoni di far scivolare i contratti in essere con numerosi medici da tre a cinque anni e? servita ad addolcire la pillola ai sanitari di Cailungo.
Questi infatti sono fermi alle richieste messe su carta un mesetto fa e insistono nel richiedere risposte veloci, concrete, sicure sia per tempi sia per modi.
In questa ottica importante e? stato l’incontro tra la maggioranza (allargata) e una rappresentanza di medici dei giorni scorsi.
Il riferimento alla maggioranza allargata e? dovuta per il semplice motivo che con la Coalizione Bene Comune (Pdcs, Pds, Ap, Ns) erano presenti anche Pss e Upr.
Non e? stato ben chiarito se si trattava solo di prove d’esercizio (a sei formazioni politiche) in corso o fosse la stretta necessita? di trovare soluzioni in grado di non mettere a rischio la salute dei sammarinesi in caso di una sempre (possibile) eccessiva esasperazione della contesa.
Ecco la contesa: punto focale attorno cui ruota l’intero marchingegno della sanita? e? il precariato. Non solo dei medici ma anche per molti tecnici e infermieri.
Un problema ormai datato, aggravato da una serie di malumori che incidono sulla attuale permanenza di operatori in gran parte in attesa di trovare ‘ingaggi’ piu? redditizi.
Una situazione, si e? saputo a margine dell’incontro del fine settimana ferragostiano, che sta coinvolgendo anche giovani dottori sammarinesi: per loro e? piu? facile trovare occupazione nel Circondario che in Territorio.
La spiegazione e? molto lineare. A Rimini, per non andare troppo lontano, sono stati emessi numerosi bandi di concorso, alcuni addirittura gia? espletati. Bandi che allettano anche i medici gia? operativi ma precari nel nostro ospedale: “Oltretutto -sostengono- saremmo meglio pagati”.
L’incontro tra maggioranza allargata e rappresentanza dei medici non ha pero? sortito risultati immediatamente a soddisfacenti.
Il tutto e? stato rinviato ad altra data nella speranza che nel frattempo sia concretizzato il ‘piano del fabbisogno’ che e? ancora in gestazione da parte dell’esecutivo.
A margine dell’incontro e? anche trapelato come la stessa sia orientata a condividere le tesi dei medici. In sintesi il ragionamento di gran parte della maggioranza allargata e? fin troppo elementare: “L’efficienza di un ospedale si valuta dai servizi che lo stesso e? in grado di dare ai pazienti. I servizi sono legati alla professionalita? dei medici. La professionalita? occorre retribuirla e non tenendo i medici in situazione di precariato ad oltranza. Inutile avere strutture all’avanguardia senza servizi all’altezza”.
Ed ancora: “Neppure il prolungamento dei contratti dai tre ai cinque anni serve. Se sei precario, tale rimani per un altro biennio. Da qui si spiegano bene i mal di pancia, non curabili con una semplice pillola, di molti operatori della sanita?”.
Gian Maria Fuiano, La Tribuna