
(ANSA) – CATANZARO, 12 DIC – “Dare un’organizzazione al
sistema di emergenza urgenza è fondamentale per migliorare il
servizio a favore dei calabresi”. Lo ha detto il presidente
della Regione Calabria Roberto Occhiuto a Catanzaro in occasione
della presentazione del numero unico di emergenza 112
nell’ambito di una giornata di formazione di volontari del
soccorso del terzo settore.
Durante l’incontro si è svolta una simulazione in
videocollegamento con la centrale operativa dell’Areu, azienda
dell’emergenza urgenza della Lombardia che ha fornito il modello
che sarà utilizzato in Calabria.
“Sull’emergenza urgenza – ha detto Occhiuto – stiamo lavorando
da mesi, in silenzio appena dopo l’insediamento. Ho incontrato i
tecnici di Areu, società pubblica di Regione Lombardia
incaricata dal ministero dell’interno di creare il servizio e ho
chiesto loro di costruire anche il nostro sistema. Per questo i
nostri medici e tecnici si sono recati più volte a Milano per
mutuare buone pratiche. L’emergenza urgenza è un problema di
straordinaria importanza nella nostra regione, non però un
problema che si risolve con più medici ma soprattutto con più
organizzazione. Abbiamo ereditato un sistema sanitario che aveva
cinque centrali operative, alcune nemmeno collegate a
Internet”.
“Abbiamo deciso – ha aggiunto Occhiuto – di realizzare
un’unica centrale operativa alla Cittadella di Catanzaro e
stiamo ricostruendo un’organizzazione adeguata. Vorremmo che fra
qualche mese i calabresi possano fruire degli stessi diritti
degli altri cittadini ovvero quando si chiama un’ambulanza la si
possa avere nei tempi dovuti con attrezzature capaci di
affrontare le situazioni di emergenza che si devono affrontare.
In un sistema disorganizzato come quello calabrese, ogni
ambulanza dovrebbe avere il medico a bordo, invece nei sistemi
organizzati non è così perché in quel caso ci sono tecnici del
soccorso che rispondono alle chiamate e sono in grado di capire
se si tratta di un codice rosso e a quel punto si manda il mezzo
medicalizzato o altrimenti si manda un mezzo che possa occuparsi
di portare il paziente in sicurezza là dove è necessario per
prestargli la cure del caso. Dunque, più aumenta
l’organizzazione e meno si avverte il deficit di medici”.
(ANSA).
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