
(ANSA) – ROMA, 30 GEN – Tanti fratelli, ma due gemelli nella
musica mancano. E allora ci provano loro, Luca e Matteo Dellai
da Cattolica, che hanno scelto solo il cognome come nome d’arte.
Saranno sul palco del festival di Sanremo, tra le Nuove
Proposte. Il posto in prima fila se lo sono guadagnati vincendo
Area Sanremo con il brano Io sono Luca, tanta determinazione e
l’aria da bravi ragazzi.
“Siamo molto positivi, anche se il periodo storico non è
tanto semplice. Ma per noi da fine 2020 le cose si sono
allineate – raccontano i due fratelli, classe ’96, studente di
economia Luca, di architettura Matteo -. Sanremo è un’esperienza
enorme e ovviamente non vediamo l’ora di essere lì. Un ipotetico
rinvio o una cancellazione, causa pandemia, per noi sarebbe una
pugnalata al cuore”.
Al festival vanno, come tutti per vincere, perché “raccontiamo una storia forte e vera. La storia di Luca che è
una persona reale, che vive i problemi della vita di tutti i
giorni. Ed è la nostra verità”. In realtà dietro al Luca della
canzone – che inizialmente doveva intitolarsi Castelli di carte
– c’è Matteo, da sempre il fratello più riservato e introverso,
con le sue fragilità. “Ma Luca siamo tutti, tutti siamo caduti e
ci siamo rialzati, alla ricerca della felicità nelle piccole
cose. Il nostro è un messaggio positivo per dire che tutto può
essere capovolto e ciò che andava male può trasformarsi in
forza”. Nel brano ci finiscono così gli attacchi di panico
adolescenziali, la sensazione di disagio in mezzo alla gente e
un padre che da qualche Natale non è più tornato a casa. “Ma non
si tratta di sentirsi a debito o a credito con la vita, ma
vivere al meglio delle possibilità, con le armi che si hanno”,
spiegano i due ragazzi, convinti che un cantautore che canta le
proprie canzoni, dà più veridicità a un brano, ma nei sogni ci
sarebbe un loro brano da far cantare a Marco Mengoni o a
Francesca Michielin. (ANSA).
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