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Tre anni fa era un calciatore che aveva rinunciato al sogno della serie A, oggi Will (William Busetti all’anagrafe, classe 1999) si prepara a salire sul palco dell’Ariston tra i Big di Sanremo, dopo aver superato le selezioni di Sanremo Giovani giusto un mese fa, “un traguardo inaspettato”. “Ho cominciato a fare musica perché durante la pandemia mi stavo annoiando e cercavo un modo per esprimermi – racconta il giovane di Vittorio Veneto, cresciuto a Soligo, mamma britannica di Manchester, babbo italiano -. Prima ho cercato la forza nella scrittura, poi è diventata musica. E nel giro di pochi mesi tutto è cambiato”. Alla fine del 2019 pubblica i suoi primi brani su YouTube seguiti da un EP. Nel 2020 con il brano “Estate” Will conquista il disco di platino e supera i 30 milioni di stream solo su Spotify. A quel punto gli è chiaro che la musica può diventare la via maestra della sua vita. “Ma non c’è costruzione, nessuna sovrastruttura: quello che faccio lo faccio in totale libertà per il bisogno di esprimermi”, spiega Will, la faccia pulita “e i piedi per terra” di chi vuol fare bene e non teme di sbagliare. “A X Factor sono stato eliminato ed è giusto così: non ero pronto . La vita mi ha insegnato che le bocciature servono”. “Devo ancora realizzare a cosa vado incontro, ma cercherò di arrivare a Sanremo il più preparato possibile dal punto vista musicale e vocale. Sto studiando come un matto. Se al festival della canzone italiana la voce non è a posto, cosa deve esserlo?”. Stupido è il titolo del brano che porta, “diverso da quello che ho fatto finora. Più maturo dal mio solito. Ci ho lavorato a lungo, non è stato di pancia come sono abituato a fare. A molti di noi è capitato almeno una volta nella vita di sentirsi stupidi, facendo delle cose stupide anche per amore. per questo spero che tutti possano riconoscersi. Anche io ho fatto tante stupidaggini. una in particolare riguarda la mia ex. Avevamo litigato e dopo una festa ho deciso di andare sotto casa sua alle 5 del mattino per riconquistarla. Ma mi sono addormentato in macchina e lei mi ha trovato lì la mattina dopo”. Il brano anticipa l’uscita del primo disco d’inediti dell’artista atteso per i prossimi mesi. La mamma inglese, che ama cantare, lo ha educato all’ascolto di Beatles, Queen, Oasis; il padre a quello dei cantautori come Fabrizio De André, Lucio Dalla, Zucchero. “E devo ringraziarli. Intorno ai 15-16 anni sono stato travolto dall’ondata trap e ascoltavo solo quello. Loro mi hanno permesso di allargare i miei orizzonti. Dove mi colloco io? In mezzo, che per me vuol dire il pop di oggi con concetti e sonorità diverse dal passato”. Al festival è curioso di ascoltare Giorgia (“mia mamma sono certo tiferà più per lei che per me”), ma è pronto a “rubacchiare” qualcosa da tutti. “Venendo dallo sport, il peso della competizione lo sento. E’ una gara, con una classifica ed è inutile far finta di ignorarla, anche se io non sono nella posizione di pensare alla classifica”, ammette con un sorriso. A maggio Will si prepara inoltre a tornare finalmente alla dimensione live con lo “Stupido Tour Venti23”, con le prime date annunciate il 3 a Milano, il 4 a Padova, l’11 a Roma. “La dimensione live è il passaggio che ti rende davvero artista”.
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