Sant’Angelo in Vado. «Ismaele vieni, voglio incontrarti» L’sms trappola era di Ambera

ismaele e i due albanesiTroppa vergogna, troppo odio intorno a loro. La famiglia di Ambera Saliji, la 19enne che tradisce il fidanzato Igli con Ismaele e scatena la furia omicida, da venerdì non abita più nel palazzone di Lunano. Ha deciso il padre della ragazza. Qualcuno dice che l’uomo abbia addirittura già firmato il Tfr con la ditta di tubi, a poche decine di metri da casa sua, in cui lavorava come operaio. Altri dicono che hanno solo anticipato le ferie: per far passare i giorni più ‘caldi’ del caso.

Fatto sta che la ragazza macedone è sempre più al centro di questa vicenda. Il suo ruolo, per la procura, adesso è solo di testimone. Anche preziosa. Perché le cose che ha detto la notte tra lunedì e martedì della scorsa settimana, in quelle tre ore circa di interrogatorio nella caserma di Sant’Angelo, sono risultate utili agli inquirenti.

Non è indagata, Ambera, anche se è dal suo cellulare che, su richiesta di Igli, il suo ragazzo, parte alle 14 circa di domenica 19 luglio il messaggino che invita Ismaele a un appuntamento alla fermata del bus a Sant’Angelo.
Igli le chiede di fare da intermediaria perché teme che Ismaele possa non andarci, se si accorge che è lui a contattarlo. Perché? Perché Igli ha un credito di circa 40 euro con il 17enne. Ismaele quindi va all’appuntamento. E quando si accorge che ad attenderlo non c’è Ambera ma Igli insieme con Marjo sale lo stesso sulla Opel Corsa, senza costrizioni, forse perché a quel punto non può rifiutare. Ambera è al mare, quella domenica. La sera si sente con Igli. Lui le dice: «L’ho ammazzato». Lei non ci crede. Gli dice: «Ne parliamo dopo». Ma i fermi scattano prima.

Il Resto del Carlino