Sant’Angelo in Vado. La verità di Mario: ”Ho visto Ismaele legato alla croce, avevo paura, ho visto uccidere Igli eppoi siamo andati al fiume a lavarci il sangue”

ismaele. i due albanesiL’ha visto ammazzare. Adesso lo dice anche lui. Prima negava tutto, eccetto di esser andato al fiume con Igli che doveva lavarsi dal sangue. Marjo Mema, 21 anni, albanese, considerato il complice di Igli Meta nell’uccidere con premeditazione Ismaele Lulli di 17 anni, ieri ha parlato per circa 4 ore davanti al pm Irene Lilliu “aggiustando” il suo ruolo, con l’ammettere di essere stato presente al momento del delitto seppur a distanza di 15 metri. Ma a differenza delle prime dichiarazioni («ero stato tenuto lontano, non ho visto niente»), ieri Marjo (difeso dall’avvocato Umberto Levi) ha fatto dei passi in avanti verso una più credibile ricostruzione dei fatti: «Arrivati alla chiesetta, Igli mi ha detto che doveva vedersela da solo con Ismaele. Che era seduto in macchina ma tranquillo. Poi ho visto che Igli lo legava alla croce e ho sentito ad un certo punto delle urla. Fino a quando Igli lo ha ucciso col coltello. A quel punto, mi sono seduto. Ho avuto paura. Quando mi sono rialzato, il corpo di Ismaele non c’era più. Io ho raccolto da terra i guanti e il nastro adesivo usato per legarlo. Ma non ho toccato né raccolto il coltello».

Sia dall’incidente probatorio dell’altro ieri con Ambera sia dalle varie testimonianze raccolte dai carabinieri, emerge soprattutto la presenza di un gruppo di persone che ce l’aveva con Ismaele. Per motivi diversi. Prendiamo Igli: ce l’aveva perché gli doveva dei solde e soprattutto perché aveva avuto una storia con la sua ragazza Ambera. Una tresca che ha scoperto da un amico di Ismaele, il quale secondo Ambera, cercava di andare con lei ma al suo no si sarebbe vendicato raccontando a Igli ciò che aveva fatto in precedenza la ragazza. Interrogato, il giovane ha dichiarato di non aver mai tentato di portarsi a letto Ambera ma di avercela per vecchie cose con Ismaele. E’ poi emerso dall’indagine, che Igli aveva annunciato la sera prima, il 18 luglio, ad un gruppo di amici, che il giorno dopo si sarebbe vendicato su Ismaele. Lo sapevano almeno in tre o quattro, tutti ascoltati dal pm. Uno di loro ha chiamato nel pomeriggio di domenica al telefono di Marjo per sapere se avessero finito con Ismaele e se si potesse andare al fiume insieme. Marjo rispose, mentre Ismaele veniva ammazzato, che non potevano venire perché erano con «delle ragazze».

Ma perchè dei tre amici che sapevano le sue intenzioni di vendetta, Igli si è portato dietro proprio Marjo, che era amico di Ismaele essendoci andato a scuola insieme? Sembra che avessero litigato nel giugno scorso, e che ci fossero motivi di rivalsa da parte di Marjo. Infine il coltello usato per l’omicidio: non era quello del nonno che Igli diceva di portare con sempre con sé. No, era nuovo. L’aveva ottenuto in cambio di droga che vendeva tramite un falso profilo facebook col nome di una donna. A proposito: un mitomane ha aperto tre giorni fa un falso profilo di Igli. C’era solo la sua foto segnaletica. La polizia postale ieri l’ha chiuso e cerca l’autore per denunciarlo.

Il Resto del Carlino