La corsa al vaccino è ripartita. Dopo il caso di meningite fulminante che ha colpito uno studente di 15 anni (le sue condizioni restano gravi ma stabili), decine di riminesi tra sabato e ieri hanno deciso di proteggersi contro la malattia ricorrendo alla vaccinazione. Una corsa che era già iniziata dopo i primi casi in Toscana, tanto che il numero di riminesi vaccinati contro la meningite negli ultimi mesi è raddoppiato. «Abbiamo parecchie richieste – confermano dagli uffici di Igiene pubblica dell’Ausl – specialmente fra i più giovani». La fascia più a rischio è quella adolescenziale, non a caso tanti genitori hanno telefonato per chiedere informazioni o prenotare già il vaccino per i figli. Nel vaccino è inclusa la protezione contro l’infezione da meningococco di tipo y, contratta dal 15enne riminese e considerata tra le forme più virulente e pericolose.
Stanno passando le loro intere giornate all’ospedale i genitori del ragazzo, che resta ricoverato nel reparto di rianimazione da giovedì scorso. Le sue condizioni sono gravi, è ancora in pericolo di vita anche se per fortuna la febbre è scesa leggermente. Troppo presto per sbilanciarsi: i medici continuano a non sciogliere la prognosi.
«Lo aspettiamo tra noi al più presto. Appena si sarà ristabilito gli prepareremo una grande festa», promette Maria Rosa Pasini, preside dell’istituto ‘Molari’ di Santarcangelo. E’ la scuola frequentata dal ragazzo, dove la situazione da ieri è tornata alla normalità dopo l’allarmismo e le assenze di massa dei primi giorni per il timore di contagio. «Se venerdì e sabato sono rimasti a casa più di 300 studenti, praticamente la metà dei nostri alunni, ieri il numero delle assenze è finalmente rientrato nella norma – conferma la dirigente – Anche i compagni di classe del ragazzo sono rientrati quasi tutti a scuola». Loro sono stati fra i primi, la scorsa settimana, a essere sottoposti alla profilassi, appena i medici del pronto soccorso di Rimini hanno scoperto che il ragazzo non aveva contratto la meningite. Insieme ai compagni di classe, la profilassi è scattata per i professori, per gli altri studenti più a contatto con il quindicenne, per gli amici e i compagni della polisportiva che frequenta. Oltre 200 persone sono state trattate con la cura antibiotica contro la meningite. «La scuola è sicura – ha ribadito anche ieri la preside ai ragazzi e alle loro famiglie – Ora non resta che sperare nella pronta guarigione del ragazzo». Il Resto del Carlino
Stanno passando le loro intere giornate all’ospedale i genitori del ragazzo, che resta ricoverato nel reparto di rianimazione da giovedì scorso. Le sue condizioni sono gravi, è ancora in pericolo di vita anche se per fortuna la febbre è scesa leggermente. Troppo presto per sbilanciarsi: i medici continuano a non sciogliere la prognosi.
«Lo aspettiamo tra noi al più presto. Appena si sarà ristabilito gli prepareremo una grande festa», promette Maria Rosa Pasini, preside dell’istituto ‘Molari’ di Santarcangelo. E’ la scuola frequentata dal ragazzo, dove la situazione da ieri è tornata alla normalità dopo l’allarmismo e le assenze di massa dei primi giorni per il timore di contagio. «Se venerdì e sabato sono rimasti a casa più di 300 studenti, praticamente la metà dei nostri alunni, ieri il numero delle assenze è finalmente rientrato nella norma – conferma la dirigente – Anche i compagni di classe del ragazzo sono rientrati quasi tutti a scuola». Loro sono stati fra i primi, la scorsa settimana, a essere sottoposti alla profilassi, appena i medici del pronto soccorso di Rimini hanno scoperto che il ragazzo non aveva contratto la meningite. Insieme ai compagni di classe, la profilassi è scattata per i professori, per gli altri studenti più a contatto con il quindicenne, per gli amici e i compagni della polisportiva che frequenta. Oltre 200 persone sono state trattate con la cura antibiotica contro la meningite. «La scuola è sicura – ha ribadito anche ieri la preside ai ragazzi e alle loro famiglie – Ora non resta che sperare nella pronta guarigione del ragazzo». Il Resto del Carlino