Santarcangelo di Romagna, il sindaco Sacchetti: “L’Istat sui dati turistici dà i numeri. Serve cambiare i parametri e investire su infrastrutture e nuova ricettività”

“Le rilevazioni Istat sulle presenze turistiche danno i numeri? La domanda è più che lecita”. A porla è il sindaco di Santarcangelo, Filippo Sacchetti, che prende spunto dal dibattito nazionale sollevato dalle associazioni degli albergatori – arrivate a parlare di “dati falsati sulle presenze di agosto” – per riportare la questione sul piano locale.

“Basta che un paio di strutture non comunichino la chiusura per lavori – spiega Sacchetti – e ci ritroviamo con decrementi clamorosi in doppia cifra. Lo abbiamo verificato di persona durante il progetto di rinnovo della brand identity turistica del nostro Comune. Situazioni analoghe a quelle denunciate dal sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad con i 300 mila pernottamenti ‘scomparsi’ dai conteggi ufficiali”.

Secondo il sindaco, ridurre l’analisi del turismo a meri numeri “non è serio”. “Non si può ogni anno – dice – cambiare versione: prima le alghe, poi i prezzi, la fuga in Albania, la mancanza di stranieri o il contrario. La Riviera resta una meta imbattibile per il rapporto qualità-prezzo, soprattutto per la classe media italiana, che non va abbandonata”.

Sacchetti indica la via: meno statistiche “distorte” e più investimenti concreti. “Non servono spese folli in eventi, ma infrastrutture strategiche come trasporti, aeroporto, parcheggi e nuove forme di ricettività diffusa – dal glamping agli agricampeggi – per integrare davvero costa ed entroterra. Chi dice che il modello è finito ripete banalità da 30 anni. Il punto è arricchire l’offerta, non demolirla”.